Malika, la ragazza cacciata di casa si è comprata una Mercedes con i soldi della raccolta fondi: “Volevo togliermi uno sfizio”

Selvaggia Lucarelli fa chiarezza sul caso di Malika e le due raccolte fondi.

30 Giu 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Malika compra una bella Mercedes

Tutti abbiamo imparato a conoscere Malika e la sua bruttissima storia. La ragazza è stata cacciata di casa dai genitori perché è lesbica e la madre l’ha minacciata per settimane attraverso Whatsapp. Subito dopo l’appello della 22enne, sua cugina ha aperto una raccolta fondi che è arrivata a 140.000€ e un certo Carlo ha dato vita un altra raccolta che ha fruttato 12.000€. Qualche giorno fa però è scoppiata  una mezza polemica quando Gaia Zorzi ha condiviso la foto di Malika alla guida di una Mercedes nuova di zecca. La ragazza si è giustificata dicendo che l’auto era dei genitori della sua compagna, ma a quanto pare era una bugia.

Le raccolte fondi per Malika: Selvaggia Lucarelli ha indagato.

Selvaggia Lucarelli ha voluto vederci chiaro e così ha contattato Roberta, l’agente di Malika. La donna ha spiegato che la seconda raccolta fondi non è stata voluta o aperta da Malika, ma che il ricavato è comunque destinato a lei. A quel punto è intervenuta la stessa Malika, che ha dato la sua versione a Selvaggia.

Un ragazzo, Carlo, ha contattato mia cugina Yasmine dicendole che voleva aprire un’altra raccolta fondi per me. – si legge su tpi news – Mia cugina gli risponde che ce ne era già una, lui replica che con altre persone note voleva aprire una SUA raccolta fondi. 

I soldi li ho presi io. Ma io lo avevo detto di bloccarlo. Comunque visto che la seconda raccolta è andata bene (11.500 euro) ho deciso che questi soldi li donerò in beneficenza non so ancora a chi, forse a un reparto di oncologia pediatrica.

La prima raccolta ha fatto 140.000 €. Quanti ne darò in beneficenza? Visto che si parla della mia vita, spiego io. Io prima dell’accaduto prendevo 700 euro per il mio lavoro in fabbrica, ero in cassa integrazione da gennaio e aiutavo miei con un finanziamento. Prima ne prendevo di più, ma pochi. Adesso ho avuto delle spese per la macchina, per il dentista… del resto non è che ho i genitori pronti alle spalle.

Ho preso la casa in affitto a Milano, abbiamo dato un anno di affitto più duemila euro di caparra. Poi ho pagato dentista, avvocato, ho comprato dei vestiti. Non avevo niente, era rimasto tutto a casa dei miei“.

Un’associazione con la Bodrini?

Se Malika sulla beneficenza è stata vaga, la sua agente ha spiegato che in ballo ci sarebbe un’associazione da aprire con la Boldrini: “Insieme alla Boldrini avevamo deciso di fondare un’associazione per le vittime di discriminazioni. Abbiamo cercato di coinvolgerla ma lei non sta bene e la cosa si è allungata un po’”.

La verità sulla Mercedes.

Qualche giorno fa ho detto che la Mercedes era dei genitori della mia fidanzata. Sì ho detto una bugia. Mi scuso. Mi è stato chiesto che ero sotto pressione. Io ho vissuto di tutto in questi mesi, sono stata buttata fuori di casa, ho i beni sequestrati, hai idea? Per me è un modo sbagliato di fare giornalismo questo.

Senti io ho 22 anni e volevo togliermi uno sfizio, mi sono comprata una bella macchina, potevo comprarmi un’utilitaria e non l’ho fatto. Se ho mentito sulla macchina è perché mi hanno chiusa, messo in uno sgabuzzino… Se prima al telefono non ti ho detto i nomi degli enti a cui volevo donare è perché quando me lo hai chiesto sono andata in confusione, delle persone volevano costringermi a donare al gruppo San Donato e io non ero d’accordo“.

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