Fedez asfalta gli omofobi leghisti al Concertone del 1° maggio: il discorso da incorniciare

Il rapper stende gli omofobi e chiede che il DDL Zan diventi legge.

01 Mag 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Sono mesi che Fedez si batte perché il DDL Zan diventi legge. Oggi al Concertone del 1° maggio il rapper ha fatto un discorso che merita la nostra standing ovation. Un discorso che mi ha sinceramente commosso e che ha mostrato la bella persona che è Federico.

“A proposito di Super Lega. Il sonnecchiante Ostellari ha deciso che un ddl già approvato alla Camera, massima espressione del popolo, può essere bloccato dalla voglia di protaognismo di un singolo, cioé se stesso. Lui fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua grande lotta all’uguaglianza. Vi decanterò alcuni loro aforismi.

‘Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno’. Giovanni De Paoli consigliere regionale Lega Liguria. ‘I gay? Che inizino a comportarsi come persone normali’ Alessandro Rinaldi Consigliere per la Lega, Reggio Emilia. ‘Gay vittime di aberrazioni della natura’ Luca Lepore Consigliere regionale leghista. ‘I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie’ Alberto Zegger Consigliere della Lega a Verona. ‘Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza’ un’altra candidata leghista. L’ultima che è quella fantasy è:‘Fanno le iniezioni ai bambini per farli diventare gay’ candidata per la Lega Giuliana Livigni.

Qualcuno come Ostellari ha detto che in tempi di pandemia ci sono altre priorità rispetto al DDL Zan. E allora vediamole queste priorità: il Senato in questo periodo ha discusso dell’etichettatura del vino, della riorganizzazione del Coni, e del diritto al vitalizio di Formigoni. Questo è più importante del diritto di persone che vengono discriminate continuamente?. Ma a proposito di diritto alla vita, l’antiabortista presidente dei Pro Vita che si è scagliato contro il ddl Zan non si è accorto che il Vaticano ha investito per 20 anni sulla pillola del giorno dopo. Quindi non vi siete accorti che nemico lo avevate in casa”.

Grazie Fedez, grazie perché queste parole probabilmente gli causeranno altri problemi. Grazie perché non è affatto scontato che una persona non LGBT si batta così tanto per i diritti di qualcun altro. E a 24 ore dai tristi siparietti di quei due comici mi chiedo: chi davvero ha combattuto la discriminazione? Fedez che ha attaccato i poteri forti e chi ci nega i diritti o chi rivendica il diritto di chiamarci “f***i” anche solo per scherzare?

Fedez, il discorso al Concertone del 1° maggio.

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