Il marito di Veronica Maya su Achille Lauro: “Una volta Sanremo era per famiglie, ora è un Gay Pride!”

06 Mar 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Il quarto quadro che Achille Lauro ha proposto al Festival di Sanremo ha scombussolato un bel po’ di persone, fra queste Marco Moraci, marito di Veronica Maya, che ha definito la kermesse canora un “gay pride” citando espressamente Achille Lauro.

 

“Più che il FESTIVAL DI SAN REMO E UN GAY PRIDE!!”.

E ancora:

“UNA VOLTA IL FESTIVAL DI SAN REMO ERA UN OCCASIONE PER LE FAMIGLIE ITALIANE PER RIUNIRSI E GUARDARE LA BELLA SANA MUSICA ITALIANA … DOVE LE CANZONI AVEVANO TESTI RICCHI DI VALORI COME AMORE .. AMICIZIA E STIMOLI A FARE BENE NELLA VITA …. STASERA IO HO CERCATO DI SPIEGARE AI MIEI FIGLI COSA FOSSE ACHILLE LAURO…. HO PREFERITO CAMBIARE CANALE…..”

 

Parole che hanno fatto il giro del web e che non si discostano molto dal pensiero di Simone Pillon.

Anche quest’anno il festival viene invaso da baci omosex, sermoni sulla bellezza della transizione sessuale, continuo ammiccamento LGBT, divetti trash che si impiumano e bestemmiano la religione cristiana… Capirai che novità… Tutto già visto. Sogno un festival di Sanremo che sia momento di arte, di musica, di bellezza. Sono stanco di vedere il palco dell’Ariston trasformato in megafono per le follie Gender. Perchè il massimo evento musicale italiano deve diventare anno dopo anno una sorta di ossessivo gay pride? Lo so, abbiamo problemi molto più seri, ma quelli sono pur sempre soldi pubblici, e non possono essere usati per promuovere le false ideologie di parte. Chiedo troppo?

Io preferisco non commentare questi due pensieri perché arriverebbero di default due querele grosse come una casa, ma mi limito a dire: siamo tornati nel 1912 e non me ne ero accorto?

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