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Presentatore si commuove dopo la chiusura del suo programma: “Sono rattristato”

Anthony Festa 29/06/2025

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Sabato scorso mentre nella sede Rai di Napoli si svolgeva la presentazione dei palinsesti della prossima stagione tv, fuori c’era una protesta, alla quale hanno partecipato anche diversi volti noti dell’azienda, da Sigfrido Ranucci di Report al presentatore di Petrolio, Duilio Giammaria.

Il giornalista ha trattenuto a stento le lacrime e ha parlato anche per i giovani colleghi che hanno lavorato a trasmissioni vittime dei pesanti tagli (circa 25 milioni) che hanno portato alla cancellazione e al ridimensionamento di diversi programmi.

“È importante che l’azienda rimanga capace di sviluppare le proprie identità che passano dai giovani volti del giornalismo italiano che hanno lavorato in questi programmi e hanno sviluppato precise competenze. Io non so quali saranno le sorti del programma, ma credo ci poteri dire di essere parte della storia di questa azienda. Quando si rinuncia a un programma come Petrolio, per me e per i ragazzi che lavorano con me è un segnale rattristante. Sono dispiaciuto e rattristato. Le emozioni fanno parte del nostro lavoro, comunichiamo con gli occhi, con le parole, non con le carte, non con le caselle di palinsesto! Siamo un’azienda di idee, di teste, di persone, di cuori, questo devono rispettare. Voglio finire con le parole del mio carissimo amico David Sassoli. Una frase che sintetizza un po’ tutto: “La nostra libertà è figlia della giustizia. Solidarietà a tutti quelli che hanno fatto la storia di questa azienda e che meritano molto rispetto”.

Giammaria passa a La7? Le parole del presentatore.

Ai microfoni del Tg3 e di Superguida Tv, Duilio Giammaria ha spiegato che a prescindere dal destino del suo Petrolio, gli piacerebbe restare in Rai, perché è l’azienda dov’è cresciuto professionalmente. Il presentatore però non ha chiuso del tutto le porte a un possibile passaggio a La7.

“Se c’è la possibilità che vada in altre reti? La 7 è davanti a noi come luogo in cui sono arrivate e negli anni si sono concentrate risorse importanti, che sono nate però in Rai. Quindi il lavoro che sta facendo Andrea Salerno portando un pezzo del nostro pubblico lì è importante. A me dispiacerebbe lasciare l’azienda, perché qui sono nato e cresciuto molto. Ho fatto l’inviato di guerra, ho fatto Uno Mattina, ho fatto Petrolio, ho fatto molte cose. Ho lavorato con, David Sassoli, Michele Santoro, Minoli, con volti importanti. Ho fatto cose che raccontano un pezzo di storia di questa azienda e mi dispiacerebbe che l’azienda non lo riconosca. Spero che non succederà e io penso che l’azienda dovrà darmi un segnale, almeno questo. Questa è un’azienda strana che ci ha abituato a colpi di scena”.

Dopo la presentazione dei palinsesti sappiamo che Petrolio non tornerà in onda con la sua versione classica, ma nemmeno con lo spin off pomeridiano Gocce di Petrolio. Giammaria quindi resterà in Rai o lo vedremo in “altri luoghi”?

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