Harry Styles parla del suo orientamento: “Sempre stato aperto con i miei amici”

27 Apr 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Harry Styles orientamento

Negli anni Harry Styles non si è mai fatto problemi a supportare la comunità LGBTQ. Il cantante inglese si è scagliato in più occasioni contro l’omofobia e si è anche avvolto in bandiere LGBTQ, della comunità trans e bisessuale. Nonostante tutto l’artista non ha mai voluto fare coming out o dichiarare il proprio orientamento. In una nuova intervista rilasciata a Better Homes and Gardens, l’ex One Direction ha spiegato che non vuole etichette, che non ritiene di dover dichiarare nulla in pubblico, ma che con gli amici è sempre stato onesto.

“Dovremmo tutti cercare di essere più aperti, non dovremmo etichettare tutto, non ci dovrebbe essere la necessità di chiarire quali caselle abbiamo spuntato. Sono stato molto aperto con i miei amici, ma questa è la mia esperienza personale; è la mia”.

Il discorso di Harry Styles lo capisco, però è anche vero che tutti gli artisti che parlano di etichette, caselle e di ‘vivere l’amore in libertà’ a me pare lo vivano parecchio nell’ombra. Ricordate uno di questi personaggi su un red carpet, in vacanza o per strada mano nella mano con il proprio ragazzo? Io no. E lo stesso non vale per i loro colleghi etero, che invece non tirano mai in ballo le etichette e non si fanno nessun problema a parlare dei partner e a mostrarsi in pubblico con il compagno/la compagna di turno. Perché si può vivere l’amore in tranquillità anche senza fare coming out, ma mostrandosi alla luce del sole per quelli che si è.

Per combattere i pregiudizi e cambiare il mondo c’è bisogno anche di rappresentanza. I media stanno facendo la loro parte normalizzando l’amore in tutte le sue sfumature con serie, film e programmi con personaggi LGBTQ, mentre molti vip sperano che bastino le bandiere e le buone intenzioni.

Harry Styles: “Il mio orientamento è una cosa mia”.

La posizione di Harry Styles non è cambiata. Due anni fa il cantante ha dichiarato di non avere nulla da spiegare al pubblico.

“Per me la questione non è cosa indossano le donne e cosa gli uomini. Se vedo una bella camicia e mi viene detto ‘È da donna’ non mi importa e non mi fa passare la voglia di indossarla. Nel momento in cui ti senti a tuo agio con te stesso diventa tutto più semplice. Ho avuto un momento di riflessione e mi sono accettato così come sono. È stato liberatorio. Mi piacciono le persone che si chiedono ‘Perché no’, ma non solo nei vestiti, anche nella musica, e nei generi che sono sempre più fluidi”

Il mio orientamento? Non ve lo dico, non per proteggermi, né perché è una cosa solo mia. Ma perché semplicemente chi se ne frega! Non sto cercando di essere ambiguo per rendermi più interessante. Non scelgo look che mi facciano sembrare gay, etero o bisessuale, cerco quelli più cool e basta. E penso che a livello di orientamento si possa anche sperimentare.

Non ho mai sentito il bisogno di dare etichette al mio orientamento. Tutti dovrebbero essere loro stessi, io però non credo che debba spiegare a nessuno questa cosa di me”.

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