Giorgia Meloni replica a sorpresa a Marco Marras e butta tutto in caciara

03 Set 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

giorgia meloni

Giorgia Meloni ha saputo sfruttare a suo favore l’irruzione sul palco da parte di Marco Marras, ragazzo apertamente omosessuale che ha manifestato educatamente il proprio dissenso.

Lo ha fatto buttando tutto in caciara, come è solita fare quando i temi trattati riguardano la comunità LGBT+.

La leader di FDI ha esordito dicendo “Marco sei stato molto coraggioso e, come ho detto ieri, ho grande rispetto di chi ha il coraggio di difendere ciò in cui crede“. Successivamente ha poi ribadito l’esistenza delle unioni civili, legge a cui lei stessa ha votato contro. “Anche io penso che siamo tutti uguali e tutti fratelli e penso che ciascuno abbia diritto ad amare chi vuole, e che lo Stato debba farsi i fatti suoi. Oggi ci sono le unioni civili e in Italia puoi tranquillamente legarti ufficialmente con chi vuoi; non proporrei di togliere questo diritto“.

Della serie, hai quelle: accontentati e ringrazia che non te le tolgo.

Giorgia Meloni ha poi continuato, sottolineando di essere contraria alle adozioni da parte di gay e single. Ma non per questo può essere considerata “omofoba” o “singleofoba”.

“Non sono d’accordo sull’adozione, come sai, ma non perché consideri il tuo sentimento di minore valore rispetto a quello che provano un uomo e una donna. Considero giusto, per intenderci, anche che lo Stato italiano non consenta l’adozione da parte dei single e penso che non mi dirai per questo che sono “singleofoba”, come non sono omofoba. Lo considero giusto perché penso che un bambino abbia diritto a crescere con un padre e una madre”.

La contrarietà a questo tipo di adozioni nascerebbe da un suo disagio personale, quando si è ritrovata costretta a crescere con solo la figura materna.

“Io sono cresciuta in una famiglia monogenitoriale. Non posso dire di essere stata infelice, ma mi è mancato un padre? Sì, non posso negarlo. Se lo dico tolgo qualcosa all’amore incondizionato di mia madre? No”.

Insomma, se ora una ragazza single non può adottare un bambino da un orfanotrofio è perché costringerebbe suo figlio a vivere le stesse esperienze di Giorgia Meloni e crescerebbe senza un padre. Poco importa se cresce in mezzo a dodici suore in una struttura pubblica, l’importante è che non cresca con una sola mamma. Giammai.

“Non siamo d’accordo su questo, io e te, ma non significa che io ti debba odiare o che tu debba odiare me. Rispetto e cerco di comprendere il tuo punto di vista: spero che prima o poi anche tu riesca a fare la stessa cosa. E spero che un giorno vorrai parlarne con calma, senza telecamere e senza sensazionalismi. Ti auguro tutto il meglio e mantieni il tuo coraggio”.

Ha concluso.
Questo tweet riassume tutto:

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