Claudio Sona parla del fidanzato Nicholas Cornia e dei gay in tv: perché i media non amano le persone LGBT non eccessive

Claudio e la riflessione sul mondo LGBT e la tv.

24 Dic 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo il Trono Gay, di Claudio Sona in tv si sono perse le tracce, ma in realtà è sparito lo stesso Trono Gay. Maria De Filippi a Uomini e Donne aveva dimostrato che in tv c’è spazio anche per l’amore tra due uomini, che non devono necessariamente parlare al femminile e presentarsi in studio coperti di strass e piume (non che in questo ci sia nulla di sbagliato, anzi). Purtroppo l’esperimento mariano è durato quanto un gatto in tangenziale e la redazione non ha mai motivato questo deludente passo indietro.

L’ex tronista rispondendo ai suoi follower ha spiegato che parlare di “gay” è riduttivo e che la comunità LGBT ha mille volti, come è normale che sia. Claudio però ha anche aggiunto che la tv e i media in generale amano in particolar modo i personaggi più “colorati”.

Ci sono tante sfaccettature nella nostra comunità. I media mettono spesso in mostra la più ‘colorata’. Siamo tanti e diversi e spesso ci rappresenta solo con personaggi un po’ eccessivi. Peccato perché questo avalla il pregiudizio che dilaga. Sarebbe molto più utile e importante far vedere quanto l’omosessualità si esprima in modo del tutto normale ed educata. […] Come ho conosciuto il mio ragazzo? Ci siamo visti qualche anno fa senza considerarci. A febbraio ci siamo scritti su Instagram e poco alla volta abbiamo preso confidenza”.

Claudio Sona ha ragione quando dice che i media hanno figli e figliastri quando si tratta di mondo rainbow (a parte Netflix, da cui anche le reti generaliste italiane dovrebbero imparare molte cose) e secondo me non è frutto solo nella cinica logica dello share, pensando che qualche urletto in più attiri i più curiosi. Credo purtroppo che in molti abbiano il terrore di mostrare il lato più “banale” e “ordinario” della nostra comunità. Mi spiego meglio, nel 2020 nemmeno i peggiori omofobi si scompongono più di tanto vedendo in tv Platinette, Solange o Malgy, perché in qualche modo riescono ad etichettarli, sono quasi rassicuranti, gli dicono che i lori figli, nipoti o fratelli non sono gay a meno che non si presentino in casa con enormi parruccone bianche o occhiali degni di Lady Gaga. Immaginate invece che impatto potrebbero avere due ragazzi come Claudio Sona e Nicholas Cornia che mostrano il loro amore come qualsiasi altra coppia in tv. Il giorno successivo ad una loro apparizione in tv avremmo il solito corteo degli imbecilli fatto da quel signore in carne ossessionato da quello che facciamo in camera da letto, la dottoressa che ci crede indemoniati e la famosa radio che da decenni ci discrimina (incolpandoci anche di calamità naturali), tutti con la fiaccola in mano al grido di: “Vogliono distruggere la famiglia naturale“.

Per il 2021 ci auguro quindi che la tv si accorga che siamo anche vestiti male, brutti, felici, in coppie monogame, rozzi, ordinari, semplici, banali e innamorati. Ovviamente senza mai mettere nell’ombra lustrini, parrucche e tacchi. I riflettori possono (e devono) illuminarci tutti.

Nicholas Cornia, le foto del compagno di Claudio Sona.

 

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