Tiziano Ferro da Mara Venier: “Discriminato perché sembravo troppo gay”

Il cantante a favore della legge contro l'omofobia

15 Nov 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Tiziano Ferro a Domenica In da Mara Venier si è apertamente espresso a favore della legge contro l’omofobia che a gennaio dovrà essere approvata in Senato (e che Giorgia Meloni sta facendo di tutto per ostacolarla).

“Una legge contro l’odio serve, la manipolazione, l’odio, la segregazione, l’dio, la discriminazione io glielo lasciavo fare perché pensavo che me lo meritassi. Quando fai una regola la percezione nei confronti di quella cosa cambia. A molte persone mancano i punti di riferimento, dall’azione forzata si arriva poi alla comprensione”.

Tiziano Ferro ha poi ricordato quando è diventato una star internazionale e quando, in aeroporto, il suo team lo costringeva a cambiarsi i vestiti per “indossarne alcuni più maschili” perché “sembrava troppo gay”.

“C’erano delle riunioni su di me e il tema principale era ‘sembra troppo gay’. Mi facevano rivestire una volta arrivato in aeroporto con vestiti ritenuti più maschili”.

Eventi che hanno lasciato una ferita al cantante:

“Questo crea dei traumi che segneranno per sempre la vita. Per me è stata una delle cose che ho voluto condividere, è importante dire che non è giusto così. Ho vissuto un senso di manipolazione e violenza psicologica che non rimane meno grave di quella fisica, c’è bisogno di una legge contro l’odio perché l’odio è anche quella di provare a denigrare una persona che sta lavorando”.

Incrociamo le dita per gennaio, perché questa legge è necessaria.

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