Giorgia ? Meloni ? definisce ? l’omofobia ? un ? tema ? surreale ?

05 Nov 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Nella giornata di ieri la Camera dei Deputati ha votato con una maggioranza netta il DDL Zan che comprende la legge contro l’omofobia, la transfobia, la misoginina e l’abilismo. Proposta di legge che ha fatto le ragnatele in Parlamento a causa dell’estrema destra che più volte ha cercato di fare ostruzionismo proponendo centinaia di emendamenti, rallentando ovviamente l’approvazione del testo (poi si lamentano che in questo periodo le emergenze sono altre e non c’è tempo per leggi come questa).

In prima linea contro questa legge, da sempre, Giorgia Meloni ed il suo partito Fratelli d’Italia, che vogliono rivendicare il loro sacrosanto diritto di difendere la famiglia tradizionale. Diritto che – per inciso – il DDL Zan non gli ha mai negato, ma che a quanto pare loro non comprendono. O fanno finta di non comprendere.

Per fortuna ieri la Meloni ha fatto la fine di Emily e nonostante il suo voto contrario, la proposta di legge in Camera è passata (a gennaio sarà votata in Senato, poi dovrà essere firmata da Mattarella).

Tuttavia la leader di FDI ha voluto ugualmente esprimere il proprio dissenso sui social parlando dell’omofobia come un “tema surreale” e della giornata contro l’omofobia nelle scuole come una “giornata d’indottrinamento gender”.

Fra le clausole del DDL Zan, infatti, c’è anche la giornata mondiale contro l’omofobia che deve venir celebrata anche a scuola, dove un incaricato dovrà spiegare ai bambini che è sbagliato discriminare una persona in base all’orientamento sessuale. Insomma, l’ABC dell’educazione. Ma per la Meloni questa non è semplice educazione che dovrebbero fare i genitori, ma “indottrinamento gender”.

Effettivamente perché insegnare ad un bambino che è sbagliato discriminare un altro essere umano, quando gli si può insegnare che esiste un uomo che dopo essere morto è resuscitato, che cammina sull’acqua e che ha il potere di moltiplicare il cibo?

Chi fa parte della comunità LGBT deve sapere quello che pensa Giorgia Meloni di temi come l’omofobia o la legge che tenta di contrastarla. E ricordate che il masochismo può essere interessante in camera da letto, non nella cabina elettorale.

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