Oslo, attentato in un locale gay, morti e feriti, Pride annullato: “Mirava alla testa”

25 Giu 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Oslo attentato in un locale gay

Come se non bastasse la brutta notizia di ieri sulla decisione della Corte Suprema USA di abolire la sentenza sul diritto all’aborto, in queste ore è arrivata la conferma di un attentato terroristico davanti ad un locale gay di Oslo.

Un uomo di origine iraniana ha iniziato a sparare davanti al club gay London Pub. Il bilancio è drammatico, due morti e almeno 21 feriti. Secondo i testimoni il terrorista mirava alla testa dei clienti del bar.

La Polizia norvegese non ha dubbi, questo sarebbe un atto di terrorismo islamista. Il folle è accusato di omicidio, tentato omicidio e atti di terrorismo. Secondo Gay Post, la matrice di questo attentato sarebbe di ‘natura omofoba contro la comunità Lgbt+ del paese scandinavo’.

“Ora tutto indica che questo gesto è stato commesso da una sola persona. – ha detto un funzionario di polizia – Sembrava una scena di guerra, con numerose persone a terra con ferite alla testa. Il killer era molto determinato, soprattutto su dove mirare”.

Cancellato il Pride, che era in programma oggi pomeriggio ad Oslo: “Tutti gli eventi legati all’Oslo Pride sono stati cancellati. – hanno scritto su Twitter gli organizzatori – Stiamo seguendo le raccomandazioni della polizia“.

Ancora una volta la religione alla base della violenza (così come è successo ieri in USA, quando 6 giudici hanno deciso del corpo di milioni di donne influenzati dal contenuto di un libro fantasy). Quante guerre, morti, repressioni, omicidi, attentati, violazioni in meno avremmo avuto nella storia senza il fanatismo religioso?

Re Harald, le parole dopo l’attentato ad Oslo.

Anche il Re di Norvegia ha parlato dopo aver ricevuto la notizia dell’attentato ad Oslo: “Io e la famiglia reale siamo inorriditi davanti ad una simile attacco. I norvegesi devono stare uniti e difendere la libertà, la diversità e il rispetto reciproco. Questi sono i valori del nostro paese. La Norvegia è una comunità basata sulla fiducia, dove ognuno deve sentirsi sicuro la notte. Dobbiamo continuare a difendere tutte le persone affinché si sentano al sicuro“.

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