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Naomi Tisdale dopo San Siro parla di Elodie e di Drag Race Italia

Fabiano Minacci 10/06/2025

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Elodie sul palco di San Siro ha portato cinque drag queen al grido di make equality great again, ovvero Sypario, Angel McQueen, Jamila Solis, Amanda Lewinsky e Naomi Tisdale. Un sogno diventato realtà, almeno per quest’ultima, che a Biccy ha raccontato com’è stato passare dal palco de La Boum di Milano a quello di San Siro.

Dal palco de La Boum di Milano, passando per l’Alcatraz durante il Werq Tour, fino a San Siro. Com’è stato vivere tutto questo? Hai già realizzato che non è un sogno?“. “Ci ho messo un attimo, ma alla fine ho realizzato che è tutto vero, che tutto questo mi è accaduto sul serio. Finalmente sono riuscita a vivere la mia Hannah Montana fantasy! Il palco de La Boum, prima che diventasse per me una vera e propria casa, mi emozionava tanto quanto è accaduto con tutti gli altri palchi che ho avuto l’opportunità di calcare, senza tra l’altro nemmeno immaginare o sperare di farlo prima o poi“, ha dichiarato.

Sul palco del Werk Tour ci è arrivata grazie a Lina Galore, vincitrice della terza edizione di Drag Race Italia. “Quando mi ha chiesto di affiancarla nella sua performance all’Alcatraz per il Werq The World, un numero pieno di significato politico, ho provato un forte senso di appartenenza, mi sono sentita vista, non smetterò mai di ringraziarla per avermi dato l’opportunità di parlare di me, del mio corpo, della mia identità. E quel palco mi ha dato una carica incredibile. Quel pubblico così enorme mi aveva all’inizio spaventata, ma vedermi restituita tutta l’energia che ho messo in quell’esibizione mi ha fatto capire che – anche se mi fa paura – ogni palco è un’opportunità non solo per me, ma per tutte le persone che mi guardano e si sentono rappresentate. Quando, infine, ho avuto l’occasione di farlo per Elodie, davanti a 50.000 persone è stato subito chiaro che il primo passo su quel palco, oltre ad essere un’emozione unica, sarebbe stato significativo anche per tutta la mia comunità. È bellissimo stare sotto i riflettori, è vero, ma vedere la commozione di amici, amiche, colleghe, clienti de La Boum che di solito strillano sotto il cubo dei Magazzini Generali, è stato davvero potente, gratificante e bellissimo. E poi Lina mi ha detto che è orgogliosa di me. Sypario ci ha guidate con affetto, professionalità e tanta emozione“.

 

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Naomi Tisdale: “Elodie? Una diva del popolo”

Com’è nato il rapporto professionale con Elodie?“. “Ci siamo conosciute, per così dire, in giro per i club della città. Non posso dire che siamo “diventate amiche” ma devo dire che è sempre stata estremamente dolce con me, coi miei amici e con le mie amiche. Ecco, sai quando si dice “una diva del popolo”? Mi ha dato proprio quell’impressione lì. Quando poi ci siamo ritrovate per la prima prova insieme ho visto tutta la cura che ha avuto nel far sentire me e le mie sorelle a nostro agio sul palco, in confidenza con la performance. Insomma si è assicurata che ci sentissimo parte di qualcosa. Coi tempi che corrono io ho imparato che non è da dare per scontato“. “Come hai reagito quando ti ha chiamata per San Siro?“. “Inutile girarci intorno. Ero emozionantissima. Ripeto, per chi ama l’arte e la performance ogni palco è valido, ma d’istinto ho cercato su internet i numeri relativi alla capienza del San Siro, giusto per alimentare un po’ l’ansia e, contemporaneamente, aumentare l’adrenalina. Ho avuto paura, sono stata nervosa, ero preoccupata di non essere all’altezza di quel momento. Ad alleviare il tutto però, come sempre, c’è stato proprio il meccanismo tipico delle family della comunità i cui membri si supportano a vicenda. Lorenzo Seghezzi, designer queer top, non ha avuto un attimo di esitazione e ha deciso di far indossare a tutte noi le sue creazioni. Alberto Degano, il nostro angelo custode de La Boum, ci ha seguito per tutto il tempo armato di flash, macchina fotografica, cellulari e softbox per assicurarsi di catturare per noi ogni ricordo. Insomma, quest’esperienza è stata meravigliosa anche perché non è stata solo mia, ma è stato un brivido condiviso“. “Ti vedremo anche a Napoli?“. “Magari! Sai, adesso vado in tour! Magari ci vediamo a Copa Gabana con Lady Gaga, chissà…“.

NT a Drag Race Italia? “Punterei tutto sul carisma”

Il tuo nome è stato spesso accostato dai fan a Drag Race Italia. Il programma ora sta per tornare, tu ci hai già fatto un pensierino o non è proprio nelle tue corde?“. “Penso che tutt* l* artist* che praticano la mia arte abbiano pensato almeno una volta di partecipare. Drag Race, a prescindere dalla gara in sé, è un programma di cui il pubblico dei media italiani ha oggettivamente bisogno, perché è a conti fatti l’unico programma TV 100% queer, senza compromessi di mercato, di pubblico o di direzione. È importante che ci sia, che sia io o un’altra collega, ed è importante che vi prendano parte persone consapevoli del ruolo dell’arte drag in italia: politica, resistenza, visibilizzazione. Certo, io non so cucire, a scrivere non sono una cima, mi piace ballare ma non coreografare… insomma, punterei tutto sul carisma, mettiamola così“.

E ancora: “Chi mi piacerebbe vedere a Drag Race Italia? Mi piacerebbe vedere tutte le mie colleghe de La Boum, perché siamo tutte molto diverse, molto consapevoli ed estremamente fan l’una dell’altra. Sono sicura che dovesse toccare a qualsiasi altra della nostra family ci sarebbero ottime possibilità di riuscire a tenerci la corona che la nostra sorellona Lina è riuscita a conquistare con tanta fatica. Per quanto riguarda le altre drag ti faccio tre nomi di persone con cui non ho ancora mai lavorato e che sarei davvero tanto curiosa di vedere all’opera nel format: Toxic Bellatrix, Krystilia Hepborn e Consuelo Rosa. Se ne vedrebbero sicuramente delle belle“.
Amerei vederla a DRIT.

 

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