Legge contro l’omofobia, alla Camera ci sono stati 201 parlamentari (su 460) che hanno cercato di boicottarla

Il DDL Zan fa un passo avanti

28 Ott 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Il DDL Zan (che comprende la legge contro l’omofobia, la misoginia e l’abilismo), ieri pomeriggio è stato discusso alla Camera dei Deputati, dopo un primo rinvio dovuto al CoronaVirus.

I parlamentari, infatti, sono stati chiamati a votare con scrutinio segreto due pregiudiziali avanzate dai deputati di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che hanno mirato ad affossarlo definitivamente.

Essendo stato uno scrutinio a votazione segreta non possiamo avere la certezza di chi abbia votato a favore per far sì che il DDL Zan venisse bloccato, ma considerando che queste due pregiudiziali sono state portate alla Camera dalle destre, la risposta già la sappiamo.

Per nostra fortuna a votare a favore delle pregiudiziali (e quindi contro la legge sull’omofobia) sono stati 201 parlamentari, rispetto ai 254 che invece hanno votato contrariamente, facendo fare al DDL Zan un altro passo avanti.

DDL Zan, ora il via libera alla votazione sugli emendamenti

Ora la maggioranza formata da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle è chiamata a respingere i quasi 900 emendamenti presentati dall’opposizione che, senza pudore alcuno – proprio come quando c’era il dibattito sulle Unioni Civili – sta facendo di tutto per cercare di ostacolare questa legge.

Una volta respinti gli emendamenti, la Camera dei Deputati voterà ufficialmente il DDL Zan e qualora dovesse essere approvato passerà la palla al Senato della Repubblica.

Dita incrociate.

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