Jake Daniels, il calciatore inglese fa coming out: la reazione dei compagni di squadra

17 Mag 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Jake Daniels ha fatto davvero coming out

Evento epocale nel calcio inglese (e non solo), perché ieri Jake Daniels ha fatto coming out. Lui ha solo 17 anni ed attualmente l’unico calciatore professionista in attività in UK ad essersi dichiarato gay. L’attaccante del Blackpool ha parlato con i familiari, gli amici e i compagni di squadra e questa settimana ha deciso di dichiararsi pubblicamente. In un’intervista rilasciata a Sky News, Jake Daniels ha raccontato del suo coming out e di quanto abbia sofferto prima di liberarsi (anche per questo è importante educare i bambini fin da piccoli ad ogni tipo di diversità). Speriamo che questo sia il primo di tanti e che molti altri calciatori si liberino ed escano allo scoperto.

Jake Daniels: la confessione a Sky.

“Ora è il momento giusto per farlo. Mi sento pronto per raccontare alla gente la mia storia. Voglio che le persone conoscano il vero me. – Scrive – Ho pensato a lungo su come farlo, quando farlo. So che ora è il momento. Sono pronto a essere me stesso, essere libero e avere fiducia in tutto. Probabilmente avevo cinque o sei anni quando ho capito di essere gay. Quindi è da molto tempo che convivo con questa bugia. A quell’età non pensi davvero che il calcio e l’essere gay non si mischino.

Questa confessione mi ha fatto benissimo. L’ho detto a mia mamma e a mia sorella. Il giorno dopo abbiamo giocato ad Accrington e ne ho segnati quattro, giusto per capire quale peso mi fossi tolto dalle spalle.

Non avrei dovuto preoccuparmi delle reazioni. Ho ricevuto così tanti messaggi che dicevano: ‘Siamo orgogliosi e siamo solidali’. È stato fantastico.

I miei compagni di squadra erano molto curiosi, mi hanno fatto domande e mi supportano, la reazione è stata migliore di quanto potessi sperare. Ovviamente, tutti erano un po’ scioccati in un certo senso e mi chiedevano perché non gliel’avevo detto prima. Il capitano mi ha fatto un sacco di domande e alla fine ha semplicemente detto: ‘Sono così orgoglioso di te’. Ha voluto dire tanto per me. Mi piace quando le persone fanno domande. Voglio solo tirare fuori tutto e che le persone ascoltino la mia storia.

Quando ti nascondi pensi sia una fase e che poi avrai una ragazza, cambierai, e andrà tutto bene. Ma quando cresci ti rendi conto che non puoi semplicemente cambiare. Non funziona così. Ho avuto delle ragazze in passato, per cercare di far credere a tutti i miei amici che fossi etero, ma è stata solo un’enorme bugia. A scuola mi chiedevano anche: ‘Sei sicuro di non essere gay?’. E io rispondevo ‘No, non lo sono’. Non ero pronto ed è stata una lotta, ma non voglio più mentire.

Per molto tempo ho pensato che avrei dovuto nascondere la mia verità perché volevo essere, e ora lo sono, un calciatore professionista. Mi sono chiesto se dovevo aspettare fino alla pensione per fare coming out. Nessun altro giocatore professionista in attività lo ha fatto. Tuttavia, sapevo che ciò avrebbe portato a mentire e a non essere in grado di essere me stesso o di condurre la vita che voglio”.

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