logo

Celeb

Blake Lively, Justin Baldoni passa all’attacco e contro-denuncia citando anche Ryan Reynolds

Fabiano Minacci 02/01/2025

article-post

Blake Lively, come sappiamo, ha denunciato il collega e regista Justin Baldoni (con cui ha girato il film It Ends With Us) con l’accusa di molestie fra commenti non appropriati e baci non consensuali. Tra gli episodi citati, anche un momento in cui Baldoni sarebbe entrato nella sua roulotte mentre lei era senza vestiti. Infine, l’attrice lo ha accusato di aver messo in atto una «campagna di manipolazione» sui media e sui social network, allo scopo di «distruggere la sua reputazione».

Justin Baldoni, che fino a oggi ha solo incassato, ha deciso di rispondere contrattaccando. Lo ha fatto denunciando il New York Times che per primo ha dato voce a Blake Lively. Una denuncia per il valore di 250 mila dollari e con l’accusa di aver “diffamato con la pubblicazione di un report che lo metteva in cattiva luce e di aver dato credito soltanto alla versione di Blake Lively“. Il documento di 87 pagine offrirebbe una risposta a tutte le accuse dell’attrice, fornendo messaggi e chat che proverebbero che gli incontri da lei bollati come “molestie” fossero stati in realtà consensuali. Secondo il regista, sarebbe stata l’attrice a imbarcarsi in una campagna di diffamazione, utilizzando «false accuse di molestia per assumere il controllo di ogni aspetto della produzione».

Ryan Reynolds citato da Justin Baldoni nella denuncia al New York Times

A finire nel mirino delle accuse di Justin Baldoni è stato anche Ryan Reynolds, marito di Blake Lively. Secondo lui, nel corso di un incontro con la produzione di It Ends With Us, Ryan Reynolds lo avrebbe attaccato aggressivamente, urlando e accusandolo di aver «fatto fat shaming» contro sua moglie. Come riportato da BestMovie: secondo il documento, uno dei produttori dei film che era presente all’incontro avrebbe affermato: «In quarant’anni di carriera non ho mai visto nessuno comportarsi così nel contesto di una riunione», mentre un rappresentante di Sony avrebbe dichiarato: «Ripenserò spesso a questo meeting, il mio unico rimpianto è quello di non aver fermato i maltrattamenti di Reynolds nei confronti di Baldoni». Infine, l’interprete di Deadpool è accusato anche di aver fatto pressioni sull’agenzia di Baldoni, la WME, affinché lo licenziasse.

Potrebbe interessarti anche