Zelensky pensa alle Unioni Civili in Ucraina: “Diritti per tutti”

03 Ago 2022 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Zelensky unioni civili

In Ucraina il mese scorso c’è stata una raccolta firme per chiedere la legalizzazione del matrimonio egualitario e decine di migliaia di persone hanno aderito a questa iniziativa. Da qualche giorno è stato superato il numero di sottoscrizioni necessarie perché il presidente ucraino prendesse in considerazione la proposta e infatti oggi Volodymyr Zelensky ha rotto il silenzio.

Il presidente si è detto pronto a valutare la legalizzazione delle unioni civili, ma ha anche aggiunto che in tempo di guerra non intende modificare la definizione di matrimonio presente nella costituzione del suo paese. Zelensky ha spiegato che anche volendo la costituzione non può essere modificata in un periodo in cui c’è la legge marziale (in vigore dall’inizio dell’invasione russa).

Zelensky: “Uguali diritti per tutti”.

Se per adesso il matrimonio egualitario è lontano, il governo ucraino ha fatto sapere di essere già al lavoro per le unioni civili e le partnership registrate. “Nel mondo moderno un paese dimostra i suoi valori democratici assicurando uguali diritti per tutti. – ha dichiarato Zelensky – Quindi ci muoveremo in questo senso“.

Non sarà il matrimonio (che non c’è nemmeno in Italia) e per adesso sono parole e promesse, ma è meglio di nulla. Un piccolo passo per la comunità LGBTQ ucraina.

Ucraina: i diritti LGBT.

“Prima del crollo dell’Unione Sovietica (1989) il codice penale vietava e criminalizzava l’omosessualità. Nel 1991 la legge venne rivista in modo da preservare il diritto alla privacy legalizzando l’omosessualità. L’età del consenso venne parificata nello stesso anno a quella eterosessuale.

L’articolo 51 della costituzione Ucraina definisce in modo specifico che il matrimonio è: “l’unione volontaria tra un uomo e una donna”.[4][5] Di conseguenza la pratica è non solo vietata ma incostituzionale.

Il 23 novembre 2015 il governo ha approvato un piano d’azione. Questo per cambiare la legislazione al fine di metterla in regola con i diritti fondamentali dell’uomo”.

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