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Urla e fischi per Israele all’Eurovision, contestatori trascinati fuori

Anthony Festa 15/05/2025

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Stesso copione di un anno fa, proprio come è successo nel maggio del 2024 con le esibizioni di Eden Golan, anche ieri sera durante la seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2025, la rappresentante di Israele, Yuval Raphael,  è stata coperta di fischi e urla. Su Rai Due la forte contestazione del pubblico è stata coperta con degli applausi, ma nei video registrati alla St Jakobshalle arena di Basilea si sentono chiaramente le grida e i buu degli spettatori.

Un fan israeliano ha fatto il gesto del silenzio proprio contro tutti i fischi partiti già prima dell’esibizione.

Urla e fischi per la cantante israeliana.

Grida, insulti, fischi, non appena è stata annunciata l’entrata in scena di Yuval Raphael, molte persone presenti nel pubblico della semifinale dell’Eurovision Song Contest hanno dato vita ad una fortissima contestazione contro Israele. Sono apparse anche delle bandiere della Palestina e qualcuno è anche stato portato fuori dall’arena. La rivolta si è estesa anche sui social, con forti scontri tra chi ha appoggiato la reazione di parte del pubblico e chi l’ha definita esagerata e soprattutto ingiusta con un’artista che si stava esibendo.

Problemi durante le prove, il comunicato.

Non solo durante la diretta della semifinale, alcuni contestatori hanno creato problemi anche durante le prove, a farlo sapere è stata l’organizzazione dell’Eurovision con un comunicato: “Durante la prova generale della seconda semifinale dell’ESC di questo pomeriggio, l’esibizione della cantante israeliana Yuval Raphael è stata interrotta. Sei persone, tra cui una famiglia, hanno interrotto la prova con bandiere di grandi dimensioni, urla e fischietti. Il personale di sicurezza è riuscito a identificare rapidamente le persone coinvolte e a scortarle fuori dalla sala. Desideriamo ringraziare tutti gli artisti, le delegazioni, gli staff, i fan e gli ospiti, compresi molti bambini, che stanno rendendo l’ESC 2025 un’esperienza unica. Allo stesso tempo, vorremmo sottolineare che gli organizzatori si impegnano a garantire un ambiente neutrale, sicuro, inclusivo e rispettoso all’ESC“.

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