Milos (Antonio d’Aquino) parla della coppia gay di Mare Fuori 3

01 Feb 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Milos Antonio d'Aquino

Il personaggio di Milos (un criminale sinti interpretato da Antonio d’Aquino) è presente in Mare Fuori fin dalla primissima puntata, ma di lui sappiamo davvero poco.

Nelle prime due stagioni, infatti, è stato dato più spazio ad altri protagonisti dell’IPM di Napoli e di Milos sappiamo solo che al di fuori del carcere ha una relazione segreta con una ragazza transgender. Intervistato da Cerniglia per TheWom in occasione del rilascio della terza stagione di Mare Fuori, Antonio d’Aquino ha affrontato il tema dell’amore omosessuale che per la prima volta sboccerà all’interno della terza stagione.

“Quando ho ricevuto la sceneggiatura e ho letto la storia, sono stato molto contento. Si trattava di un tema che ancora non era stato raccontato nella serie tv e che andava fatto. Anche perché Mare fuori ha sempre affrontato temi sociali importanti come la violenza contro le donne o lo spaccio di droga. L’omosessualità ancora mancava ed era una grande assenza perché riguarda molti ragazzi e ragazze. Non nascondiamoci dietro un dito: l’omosessualità è ancora un tabù per molti, così come altri generi di amore. Spero che guardando Mare fuori in molti capiscano che non c’è nulla di sbagliato: la nostra vittoria sarà quella di far cambiare idea alla maggior parte di coloro che ancora si indignano”.

La storia con una ragazza trans

Il personaggio di Milos, come già detto, ha una relazione segreta con una ragazza trans.

“Purtroppo, ho ricevuto messaggi da ragazzi e ragazze che offendevano il mio personaggio con epiteti che non ripeto. All’inizio, ci sono rimasto male di fronte a quella carrellata di insulti: sono entrato come in una specie di bolla e mi sono sentito come tutti quei ragazzi che vivono quella situazione e vengono costantemente giudicati. Mi sono sentito malissimo. Ecco perché mi auguro che Mare fuori aiuti i giovani a capire che l’amore non ha genere, che ci si può innamorare tutti di tutti e che la discriminazione non porta da nessuna parte. Mai nessuno deve essere giudicato. Mai discriminare il prossimo: capiamo gli altri e rispettiamoli sempre”.

La transfobia e l’omofobia hanno così colpito Antonio d’Aquino colpevole di aver semplicemente interpretato un uomo innamorato di una donna transgender. Attacchi che non hanno ricevuto altri attori che nel corso della prima stagione hanno recitato una scena di “robe” fra due uomini.

“In quel caso nessuno ha detto nulla perché si trattava di un atto di violenza, non subentravano in gioco i sentimenti. Era avvertito come un gesto di potere o di violenza psicologica e per tale ragione nessuno ha mai pensato che Pino potesse essere gay. È difficile da capire. Ma ritorniamo al discorso di prima: la colpa è degli adulti che etichettano cosa è normale, una parola che odio, e cosa no. Devono cambiare mentalità prima di tutto loro ed è un pensiero che può essere esteso a tutte le facce dell’inclusività, dalla disabilità al razzismo”.

Antonio d’Aquino: “Per strada mi scambiano per Milos”

“Diciamo che non è il massimo, anche per chi mi circonda, soprattutto quando si verificano casi incresciosi. Ritornando alla presunta storia trans di Milos nella passata stagione, lo scorso anni passeggiavo con altri due ragazzi di Mare fuori, gli interpreti di Edoardo e Mimmo. Ci hanno fermato degli ammiratori. Dopo i complimenti a Edoardo (e un po’ anche a me), si sono rivolti a Mimmo definendolo “l’infame” e dopo a me: “tu sei quello che andava con le trans”. Mi sono cadute le braccia a terra in quel momento. C’è chi crede che tutto quello che vede sia realtà: se quelli di Gomorra erano tutti camorristi, noi siamo tutti detenuti”.

Nella vita reale è fidanzato con una ragazza che si chiama Jenny.

“Sono fidanzato da cinque anni con una ragazza che si chiama Jenny. Fortunatamente amo. E dico fortunatamente perché amare è una cosa bellissima. Il vero amore arriva quando dell’altra persona ami anche i difetti: i pregi sono bravi tutti ad amarli! Lei mi sostiene su tutto. Se non fosse stato per lei, adesso non sarei nemmeno a fare quest’intervista. Quando lavoravo ancora con mio padre, è stata Jenny – oltre alla famiglia – a sostenermi e a spingermi a non mollare, dandomi la forza necessaria. Le devo molto”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Antonio d’Aquino (@antonio_daquino_)

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!