Matteo Salvini fa guerra al remake di Cenerentola della Sony: “Sono il solo a pensare che siamo alla follia?”

20 Mag 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Matteo Salvini è il leader di uno dei partiti di maggioranza ed a distanza di tre anni dalla crociata fatta contro la possibilità di una presunta omosessualità di Elsa di Frozen è tornato a cavalcare un’altra battaglia di primaria importanza per il bene del paese: il nuovo musical della Sony Pictures su Cenerentola. E non un musical che andrà in onda su Rai Uno la notte di Natale, ma uno che sarà disponibile su Amazon Prime Video, piattaforma streaming che probabilmente manco ha.

A far innervosire il leader di Lega è stato l’annuncio del cast del musical targato Sony Pictures e – indeciso se prendersela con la scelta di affibbiare ad una latina il ruolo della bionda Cenerentola o ad un gay il ruolo della Fata Madrina – ha optato per la seconda, molto più attuale e molto più “in tema” DDL Zan.

“Ecco come diventerà la “fatina” di Cenerentola, nel nome del POLITICAMENTE CORRETTO. Sono il solo a pensare che siamo alla follia?”.

 

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L’ennesimo post buttato in pasto ai suoi elettori che, ovviamente, hanno colto la palla al balzo per lasciarsi andare a commenti omofobi. La stessa cosa che ha fatto circa una settimana fa, quando ha pubblicato indignato la copertina provocatoria de L’Espresso, che immortala un trans FtM in avanzato stato di gravidanza.

Un uomo incinto. Basta con mamma e papà. Futuro e progresso? NO. Egoismo e follia“, ha scritto attirando nuovo odio facendo disinformazione, come se quell’esempio di famiglia mostrato in copertina annullasse quella tradizionale. “Basta con mamma e papà“, ma chi lo ha mai sostenuto? Parole messe in bocca ai promotori del matrimonio egualitario mai però pronunciate da nessuno.

Quella che fa Salvini a mio avviso non è una politica pulita, ma è pura disinformazione. Il leader della Lega (Nord) strumentalizza quello che gli fa più comodo e trova un nemico da far odiare al proprio elettorato per poi combatterlo in prima persona promettendo che poi tutto sarà risolto. Che siano i meridionali, i migranti, i barconi, il gender, la gestazione per altri, il politicamente corretto o qualsiasi altra cosa avverrà in futuro. Il modus operandi non cambia. Il “Capitano”, fin quando avrà i suoi militanti a sostenerlo, combatterà sempre contro qualcuno o qualcosa.

Nel dubbio a me piace ricordarlo così: mentre manda baci alle mucche in riva al mare.

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