Matteo Renzi è tornato a parlare dall’attacco ricevuto da Chiara Ferragni

04 Feb 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Matteo Renzi Chiara Ferragni

Matteo Renzi ieri è andato a Verissimo per promuovere l’uscita del suo nuovo libro che come sottotitolo ha “la politica ai tempi delle influencer“. E, partendo proprio da questo sottotitolo, il politico ha citato Chiara Ferragni.

“Io mi ricordo quando qualche anno fa il mio telefonino iniziò a squillare con messaggini con scritto ‘ma cosa hai fatto?‘. Questo perché Chiara Ferragni aveva pubblicato una storia sul suo profilo Instagram con la mia faccia e la scritta ‘politici fate schifo‘. Io so di non essere bellissimo ma non mi aspettavo questo attacco. In realtà l’attacco lo aveva fatto a tutta la classe politica scegliendo me come simbolo. E quell’attacco mi fece molto riflettere e le mandai pure un sms, ma non mi ha mai risposto. Le dissi che quel tipo suo di comunicazione faceva male e dava sfiducia alla politica”.

Matteo Renzi ha poi concluso: “Oggi non faccio polemica con Chiara Ferragni perché bisogna rispettare e non essere ipocriti. Quelli che la osannavano fino a due anni fa adesso l’attaccano. Io non partecipo al coro dei vigliacchi e dei ruffiani“.

Matteo Renzi vs Chiara Ferragni, cosa era successo

Ma cosa era successo e perché Chiara Ferragni aveva scritto quella frase? Il fatto risale al luglio del 2021 quando Matteo Renzi aveva fatto le pulci al DDL Zan indispettendo anche il Partito Democratico. L’attacco di Chiara non era affatto piaciuto a Renzi che già all’epoca aveva risposto piccato.

“Chiara Ferragni entra nel dibattito sulla Legge Zan dicendo ai suoi 24 milioni di follower ‘Che schifo che fate politici‘, con la mia faccia. Ho sempre difeso Ferragni da chi la criticava quando postava dagli Uffizi o da chi vorrebbe minimizzare il ruolo degli influencer. Lo faccio anche oggi. Fa bene Chiara Ferragni a dire quello che pensa. Solo che da lei mi aspettavo qualcosa in più di una frasina banale e qualunquista. Dire che i politici fanno schifo è il mediocre ritornello di chi vive di pregiudizi. Da una persona che stimo mi aspetterei un confronto nel merito. Perché sapete chi fa davvero schifo in politica? Fa schifo chi non studia, chi non approfondisce, chi non ascolta le ragioni degli altri, chi pensa di avere sempre ragione. Io ho firmato la legge sulle unioni civili, mettendoci la fiducia: quella legge dura più di una storia su Instagram. Per firmarla ho preso insulti, ho rischiato la vita del Governo, ho fatto compromessi. La politica è serietà, passione, fatica: non è un like messo per far contenti gli amici. Se Chiara Ferragni vuole confrontarsi sugli articoli 1, 4, 7 della legge Zan e sugli emendamenti Scalfarotto io ci sono.

Se chiara Ferragni vuole conoscere come funziona il voto segreto al Senato, ai sensi dell’articolo 113.4 del Regolamento, io ci sono. Se Chiara Ferragni vuole discutere, criticare, approfondire io ci sono. Ma sia chiaro. La politica, cara Ferragni, è un’attività nobile e non fa schifo. E la politica si misura sulla capacità di cambiare le cose, non di prendere i like. Quando tutti mi dicevano che non dovevamo cambiare Conte noi non abbiamo seguito l’onda social: abbiamo ragionato con la nostra testa e grazie al nostro coraggio è arrivato Draghi. E le cose vanno meglio. Anche allora gli influencer ci attaccavano e ci insultavano. Anche allora noi siamo andati controcorrente. E abbiamo vinto. Sono pronto a un dibattito pubblico con la dottoressa Ferragni, dove vuole e come vuole. Sono sempre pronto a confrontarmi con chi ha il coraggio di difendere le proprie idee in un contraddittorio. Se ha questo coraggio, naturalmente”.

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