Marco Carta pronto a sposare il compagno Sirio e a diventare padre: “Vogliamo adottare un bambino”

Un matrimonio e poi un figlio per Marco e Sirio.

26 Mag 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Marco Carta

Marco Carta è tornato con un nuovo singolo ‘Mala Suerte‘, per l’occasione il vincitore di Sanremo ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair. Il cantante ha rivelato che quando l’emergenza sanitaria sarà passata vorrebbe sposare il compagno Sirio.

“Mi piacerebbe molto sposarmi, e di certo lo farò. Prima, però, vorrei si esaurisse l’emergenza sanitaria. Vorrei ricordarmi il giorno delle mie nozze per tutta la vita, festeggiare con gli amici e una serenità che sia vera e totalizzante”.

Non solo un matrimonio, Marco Carta e Sirio sognano di diventare genitori: “Sì ho manifestato il desiderio di essere padre. Ne parlavo l’altro giorno con un amico. Trovo triste che in Italia una coppia omosessuale non possa avere un figlio. L’utero in affitto è una pratica molto lontana dallo spirito ecclesiastico che ha l’italiano, e lo capisco. Però, ci sono migliaia di bambini che crescono senza genitori, in orfanotrofi. Mi chiedo perché non dar loro due papà. Trovo uno spreco che delle creature così piccole siano lasciate marcire in posti senza amore. L’adozione è vietata anche per i single ed è tremendo. Io sono cresciuto senza un padre, e mia madre è morta che avevo dieci anni. Sono andato a vivere con i miei nonni, allora, e non mi è mai mancato l’amore. In istituto, ti danno da mangiare, ti danno da bere. Non ti danno amore. L’amore non si compra.

Mi piacerebbe adottare e mi piacerebbe mettere al mondo un figlio con un utero in affitto, nome tremendo per questa pratica. Non la trovo disumana, se all’origine c’è l’atto consapevole e compassionevole di una donna, che decide di aiutare un amico, un familiare, un estraneo. Lo sfruttamento, quello e solo quello, è da condannare“.

E speriamo che il sogno di Marco Carta di allargare la famiglia si avveri (nonostante tutti gli ostacoli posti dal nostro paese)!

Marco Carta, cosa l’ha spinto a fare coming out.

“Mi faceva soffrire l’idea di dovermi nascondere, di non poter camminare mano nella mano con il mio fidanzato, con il quale a ottobre festeggio i sette anni d’amore. Non mi è mai interessato presentarmi al Muccassassina urlando: “Sono gay”. Volevo solo vivere con normalità il mio rapporto”.

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