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Le indagini di Albina Perri su Marco Poggi non piacciono a Selvaggia Lucarelli

Fabiano Minacci 27/06/2025

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In questi giorni, l’attenzione mediatica sull’omicidio di Garlasco si è concentrata su Marco Poggi, il fratello di Chiara Poggi. Il motivo è un’intervista rilasciata ad Albina Perri, direttrice del settimanale Giallo, dall’albergatore che nell’agosto del 2007 ospitò la famiglia Poggi a Falzes, in Trentino. L’uomo ha detto di non ricordare Marco Poggi nel suo albergo il giorno dell’omicidio di Chiara e la notizia ha fatto il giro del web arrivando sulla scrivania pure di Selvaggia Lucarelli.

Scusate sono rimasta indietro: oggi l’assassino di Chiara Poggi è il fratello, giusto?” – ha scritto Selvaggia Lucarelli su Instagram – “Perché ero rimasta alle sorelle Cappa, anzi solo a quella con la stampella, anzi no l’altra sulla bicicletta con l’alare del camino in mano mentre faceva zigzag. Sempre che non sia Sempio in concorso con lo sconosciuto Stasi oppure gli amici di Marco Poggi, ovviamente quelli sopravvissuti a suicidi e messe nere. O il piccione. O il gatto Piuma. Aspetto che Federica Panicucci, Giallo e il procuratore Napoleone ci dicano colpevole, arma e movente, così metto a posto il Cluedo. Grazie“.

Una parte del web, infatti, nutre dubbi sulla reale colpevolezza di Alberto Stasi. Ora che anche Andrea Sempio è stato indagato, molti utenti si sono improvvisati investigatori, analizzando le prove e avanzando ipotesi su altre persone coinvolte, come, ad esempio, le gemelle Cappa o, come in questo caso, Marco Poggi.

Marco Poggi “era in montagna”, le parole di Selvaggia Lucarelli

Ah, ovviamente Marco Poggi era in montagna con i genitori e presto usciranno le prove (non posso aggiungere altro, ma lo scoprirete). Ovviamente nessuno ha fatto le verifiche necessarie, l’importante è inquinare i pozzi e devastare la vita della famiglia Poggi“.

Dopo le storie di Selvaggia Lucarelli, immediata la precisazione di Albina Perri. “Attenzione: non abbiamo scritto che Marco non fosse in Trentino, abbiamo scritto che l’albergatore non ricorda che fosse nel suo hotel con i genitori, come sempre è stato detto. La madre lo chiama la mattina del 12 e la cella che aggancia è Brunico: perfetto, lo sappiamo. Questo significa che la madre ha avuto bisogno di sentirlo al telefono, quindi non lo aveva vicino, e che Marco poteva spostarsi tranquillamente senza che altri lo sapessero. Tutto qui. Abbiamo fatto una domanda e abbiamo riportato la risposta. Cosa che si sarebbe dovuta fare 18 anni fa, peraltro. Nessun fango e nessuna illazione. L’albergatore non ricorda Marco. Questo è il dato“.
La storia è molto complicata, l’unica certezza – ad oggi – è che Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva.


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