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Giulia Salemi preoccupata per la sua famiglia in Iran: “Prego”
Fabiano Minacci 22/06/2025

Giulia Salemi è intervenuta pubblicamente per la prima volta dopo che Donald Trump ha attaccato l’Iran per distruggere i loro programmi nucleari. Lo ha fatto su Instagram, pubblicando una storia in cui cita anche la sua famiglia che vive a Teheran. “Tutti abbiamo paura per quello che succedendo nel mondo. In Iran, in Israele, in Palestina ci sono persone di pace, madri, padri, bambini e anziani. Non sono in grado di dare ragioni o assegnare colpe. So solo che tante persone innocenti stanno perdendo la vita e noi possiamo solo pregare. Il mio cuore è con chi oggi non può fare nulla, solo sperare“. – ha poi così concluso – “Prego per tutti loro. Prego per la mia famiglia in pericolo in Iran. Prego che tutti questi crimini di guerra finiscano“.
In questo momento la situazione nel mondo è davvero tesa. Il Fatto Quotidiano ha così titolato: “Gli Stati Uniti hanno attaccato l’Iran. Trump: “Ora o la pace o una tragedia come mai prima”. Teheran: “Le conseguenze saranno eterne”“; L’ANSA, invece, ha tirato in ballo pure la Cine: “Cina condanna i raid Usa: ‘Violato il diritto internazionale’“, mentre Pete Hageseth, capo del Pentagono, ha precisato: “Abbiamo devastato il programma nucleare iraniano, l’attacco non ha preso di mira civili o truppe iraniani“. Insomma, la preoccupazione di Giulia Salemi è comprensibile.
Giulia Salemi, il suo rapporto con l’Iran
Sua mamma, Fariba Tehrani (che abbiamo imparato a conoscere grazie alle numerose partecipazioni televisive, ha fatto pure Pechino Express in coppia con la figlia e L’Isola dei Famosi), è iraniana così come tutta la sua famiglia. Giulia Salemi, nonostante sia nata a Piacenza, è molto legata a quella cultura: è madrelingua persiana e ha chiamato suo figlio Kian che proprio in persiano (کیان) significa “regno”, “terra” o “reale” ed è associato a maestosità e grandezza, spesso usato per evocare un senso di nobiltà o legame con la tradizione. Banalmente si potrebbe tradurre anche come “Re”.