Ciao Darwin, concorrente paralizzato dopo il Genodrome: 4 persone rischiano il processo

24 Mag 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Ciao Darwin Genodrome

Ciao Darwin di Paolo Bonolis ad aprile del 2019 è finito sotto inchiesta a causa di una delle registrazioni del programma che ha visto un concorrente finire all’ospedale in terapia intensiva.

L’uomo, che si era infortunato durante il gioco del Genodrome, era finito prima in terapia intensiva e successivamente in sedia a rotelle, mezzo paralizzato.

Dopo l’incidente e dopo le polemiche, arriva l’inchiesta della Procura di Roma. I rulli del Genodrome, una delle prove più famose che i concorrenti devono affrontare durante le puntate di Ciao Darwin, finiscono sotto sequestro. Il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia ha infatti aperto un fascicolo per lesioni colpose dopo che, nelle scorse settimane, durante lo show condotto da Paolo Bonolis, uno dei partecipanti è caduto ed è finito in ospedale. Gabriele Marchetti, 54 anni, ricoverato nel reparto di terapia intensiva del policlinico Umberto I, rischia di rimanere paralizzato. È precipitato dai rulli giganti durante la registrazione del 17 aprile e i familiari hanno presentato un esposto in procura“.

Ciao Darwin, la Procura di Roma ha chiuso le indagini preliminari

A distanza di due anni la Procura di Roma ha chiuso le indagini preliminari e 4 persone rischiano il processo con l’accusa di lesioni personali gravissime: due dirigenti di RTI, un dirigente della società Maxima ed uno della società Sdl 2005.

A parlare del caso è stato Il Corriere di Roma, che ha così riportato:

Nel mirino della procura i rischi di un gioco svolto in una vasca, sottostante i rulli, profonda un metro e nove centimetri con un fondo rigido, e il mancato addestramento di Marchetti per superare la prova. Ora i quattro indagati rischiano di finire sotto processo, qualora entro venti giorni non depositino memorie difensive che convincano gli inquirenti a escludere la loro responsabilità. In particolare, a finire sotto inchiesta sono Sandro Costa e Massimo Porta, entrambi dirigenti di Rti quando è avvenuto il dramma. Costa è accusato di non aver adottato le necessarie misure di protezione, per non aver eseguito una completa valutazione dei rischi che avrebbe corso Marchetti nello svolgere il gioco“.

E ancora:

Porta invece è indagato perché non avrebbe fornito a Marchetti lo specifico addestramento con personale specializzato. Sempre Porta, è anche accusato di non aver dato al concorrente le informazioni per valutare i rischi e i possibili danni della prova. L’elenco degli indagati comprende Massimiliano Martinelli, dirigente della società Maxima, accusato di non aver proceduto a un’adeguata progettazione della struttura, trascurando le conseguenze di una caduta. E’ indagata anche Giuliana Giovannotti, dirigente del gruppo “Sdl 2005” perché non avrebbe accertato l’idoneità di Marchetti come concorrente nello svolgimento della prova dei rulli“.

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