Asia Argento: “Ho ingerito una bevanda sacra e ho visto i miei avi morti, erano davanti a me”

Le confessioni dell'attrice a Belve.

18 Giu 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Asia Argento nello show Belve

Asia Argento ieri sera è stata intervistata dalla bravissima Francesca Fagnani nel programma Belve. Tra le tante cose l’attrice de La Terza Madre ha parlato del suo rapporto con le droghe. Se attualmente la Argento non fa uso di nessuna sostanza, in passato ha sperimentato un po’ di tutto, in particolare una bevanda sacra.

I miei vizi? Fumo molte sigarette. Non assumo sostanze adesso. In passato sì. Ne ho provate parecchie e le ho superate. Non fanno per me, lo stordimento non fa al mio caso. Non andavano bene con il mio essere. Tutto è iniziato come una sperimentazione e poi è finito come una dipendenza e mi sono spaventata. Però sono sempre stata più dipendente dal mio lavoro che dalle droghe. L’amore per la mia professione non si sposava bene con l’amore per le droghe.

Che tipo di droghe ho usato? Tutte! Anche quelle di cui lei non conosce l’esistenza. Tipo? Bevande sacre di alcuni sciamani. Sono droghe, cioè non sono droghe, drugs, nel senso, sono appunto medicine sacre che provengono dalle Amazzoni, dall’Amazzonia. Sono un misto di una certa liana con delle foglie. Hanno un effetto che dipende da ogni persone. Diciamo che è come fare analisi in 8 ore di lavoro. La bevanda si chiama ayahuasca.

Grazie a questa bevanda sacra ho capito molte cose di me, sulla mia famiglia e sui miei avi. Ho ricevuto molte visite da persone che non ci sono più. Le vedevo come vedo adesso lei. Non erano allucinazioni, le vedevo sul serio. Secondo me c’erano, come se con degli occhiali io potessi vedere quello che gli altri non possono“.

Asia Argento, cos’è la ayahuasca.

In realtà la figlia di Dario argento non ha esagerato ed ha descritto correttamente quello che è l’ayahuasca. Questo composto infatti pare che susciti visioni.

L’ayahuasca (aya-wasca, letteralmente “liana degli spiriti” o “liana dei morti” in lingua quechua), spesso detta anche, a seconda dei paesi di provenienza: Yage, Hoasca, Daime, Caapi; è un decotto psichedelico a base di diverse piante amazzoniche in grado di indurre un effetto visionario oltre che purgante. – riporta Wikipedia – I popoli amazzonici utilizzano il decotto di ayahuasca per indurre stati di visione nel corso di cerimonie religiose e per scopi rituali e terapeutici. In tempi recenti l’ayahuasca è entrata nei rituali di diverse dottrine religiose sincretiste diffuse in quali il Santo Daime, l’União do Vegetal ed il Barquinia“.

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!