LGBT
Arisa ricuce i rapporti con la comunità LGBT al Napoli Pride, il discorso
Anthony Festa 06/07/2025

Quello tra la comunità LGBTQ e Arisa è un rapporto complicato, o almeno lo è diventato due anni fa. La cantante de La Notte è sempre stata un’alleata della comunità LGBTQ e si è spesso scagliata contro l’omofobia, poi però nel maggio del 2023 c’è stato un cortocircuito che ha causato una polemica che si è trascinata nei mesi successivi e che ha anche visto lo scontro tra Arisa e le sue colleghe, Paola e Chiara.
Due anni fa ospite di Peter Gomez a La Confessione, la vincitrice di Sanremo ha fatto discorsi controversi sulla rappresentanza della comunità LGBTQ e sulle posizioni che questa dovrebbe adottare con la “mamma” Giorgia Meloni: “Giorgia Meloni mi piace. Questa cosa mi verrà contro, i miei amici i hanno sconsigliato di dirlo perché tutti poi mi avrebbero dato della fascista. Se è una contraddizione visto le posizioni della Meloni sui diritti LGBTQ+? Lei si comporta come una mamma molto severa e molto spaventata. Una mamma che non è solo mamma di un figlio, ma di tre o quattro. Allora bisogna che lei faccia delle cose che vadano bene per tutti e quattro i figli, anche se a volte sembra a uno dei quattro che agisca in maniera poco… Ma secondo me ci vuole tempo e ci vuole anche, da parte nostra, un cambio di atteggiamento, non sempre in lotta ma in dialogo. Adesso faremo il Pride a Roma il 10 e poi a Milano il 24 credo. Vorrei cercare di ampliare la rappresentanza che abbiamo nei media della comunità LGBTQIA, che non è fatta solo di macchiette, di cose oscene particolari e plateali, ma di gente normalissima, colta. Io credo che noi dobbiamo smettere di spaventare, dimostrare che siamo gente wow, gente che fa un certo percorso che sceglie liberamente, che fa una scelta difficilissima, che sviluppa una sensibilità maggiore, è un grande dono. Mi piacerebbe che le persone avessero la pazienza e l’amore di fargliele capire, perché lei è una tipa che ci fa portare ad alti livelli, perché ha molto carattere. A noi ci serve qualcuno che abbia carattere e che sta dalla nostra parte, però le cose devono avvenire gradualmente“.
Da quel momento Arisa è stata investita da attacchi anche piuttosto feroci, ha quindi rinunciato alla partecipazione ai Pride 2023 di Roma e Milano e qualche mese dopo la cantante ospite di Francesca Fagnani a Belve ha commentato così le critiche: “Se mi hanno licenziato dal ruolo di icona gay? Che me ne frega. Mi sono sentita non capita, come una persona che si è battuta per una parte di persone ingrate. La gente che mi conosce e che mi incontra per strada ha compreso il mio pensiero a differenza delle persone ai vertici ma non posso fare i nomi“.
Arisa sigilla la pace con la comunità LGBTQ al Pride di Napoli.
Ieri oltre a Gaia, Syria, Pamela Prati, Sissi, Riki sul palco del Napoli Pride è salita anche Arisa, che durante le prove ha fatto un discorso al pubblico: “Oggi ho visto tante persone che si abbracciavano e che si baciavano. Perché effettivamente questa giornata è proprio questo, è l’amore. perché onestamente ragazzi, noi possiamo avere tutto quello che ci pare e piace, ma se non abbiamo l’amore che campamm a fa? E allora celebriamo l’amore oggi“.
Il Pride è certamente amore, ma anche rivendicazione dei diritti civili e legali e protesta contro la discriminazione e la violenza. In nome dell’amore sicuramente la comunità LGBTQ ha perdonato Arisa e il suo scivolone, speriamo che lei in questi due anni abbia smesso di fare il tifo per le matrigne “severe”, perché con queste signore, quando si abbassa la guardia e si risponde con l’amore, non finisce mai bene, l’ha imparato a sue spese anche quell’ingenuotta di Cenerentola.
Visualizza questo post su Instagram