Musica

Alex Britti sui falsi sold out: “Cosa mi proposero”

Fabiano Minacci 21/06/2025

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Il vaso di Pandora dei falsi sold out nei concerti viene ogni tanto scoperchiato e ora a dire la sua è stato anche Alex Britti. Anni fa ci ha pensato Striscia la Notizia denunciando la vendita di biglietti a pochi euro; quest’anno lo hanno fatto Federico Zampaglione e Selvaggia Lucarelli, spiegando però anche le ragioni dietro questa pratica.

Queste cose sono sempre esistite e ora sono amplificate dall’era che stiamo vivendo in cui ogni cosa deve essere spettacolare, e deve avvenire tutto e subito“, ha ribadito il frontman dei Tiromancino ad AdnKronos. Mentre ai microfoni de Il Mangiadischi su RaiRadio 1 ha aggiunto: “La musica è un mestiere, e come tutti i mestieri bisogna fare le cose step by step. Se prendi un ragazzo che gioca a calcio nella squadra primavera e lo metti in Champions League, dove serve esperienza, alla fine gli fai un danno, anche se quel ragazzo è talentuoso“. Una pratica che, come già detto, ha confermato anche Alex Britti.

Alex Britti: “Dissi no al Palasport, altrimenti avrei dovuto fare 30 concerti gratis per ripagare i debiti”

Il cantante di 7000 caffè, durante un incontro con la stampa in previsione del suo concerto alle Terme di Caracalla, ha così commentato la notizia sui falsi sold out: “Non faccio nomi ma tanti anni fa mi fu proposto di fare un tour nei Palasport al quale dissi di no. Se il Palasport non lo riempi, allora ti fai male e poi devi fare 30 concerti gratis per ripagare le varie agenzie che hanno speso per riempirlo e a me non va di suonare gratis. Il mio mestiere è suonare, non ostentare. Ci sono artisti che finiscono a fare gli stadi senza avere le spalle larghe, con tutte le conseguenze del caso. Non dò la colpa al sistema, nessuno ti obbliga. È una scelta, ma rischiosa“.

Alex Britti ha poi detto: “Piace l’idea dello stadio pieno. Ma bisogna saper dire di no ed essere realisti. Le scorciatoie non pagano nemmeno nella musica“. In questi giorni ha detto la sua anche Antonello Venditti che in maniera più semplicistica ha detto che non tutti possono permettersi di riempire gli stadi e che i giovani andrebbero tutelati, non usati come carne da macello, alludendo a Sangiovanni e Angelina Mango. “Nasci con il sold out incorporato, ma il sold out è una conquista”, ha detto.

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