Achille Lauro, il lungo sfogo contro chi gli dà dell’omofobo

Il cantante di Me Ne Frego sbotta su Facebook e fa delle precisazioni sulle recenti accuse.

06 Mag 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Achille Lauro si è sempre espresso contro l’omofobia e ogni forma di discriminazione. Qualcuno però non ha gradito i suoi baci ad altri uomini, il trucco e lo smalto, arrivando ad accusarlo di queerbaiting o di appropriarsi di elementi riservati “solo a persone della comunità LGBT”. La vera polemica però è esplosa quando il cantante è stato ospite di Pio e Amedeo, proprio nella puntata di Felicissima Sera in cui i due comici hanno fatto degli scivoloni sul tema “omofobia” e “parole offensive per le persone LGBT”. Oggi Achille Lauro si è sfogato ed ha risposto a chi l’ha addirittura definito omofobo.

“Non parlo tanto, non metto la mia vita privata in piazza sui social.
Non mi interessa e quando è successo non mi è piaciuto farlo,
tuttavia in questi giorni di forte polemica ho capito che in alcuni momenti, invece, dovrei farlo.
L’ho capito quando mi hanno detto che il trucco è solamente appropriarsi di qualcosa che non mi appartiene.
Ma il trucco non è solo trucco, è il mondo dove voglio portare le persone, è la mia volontà espressiva, è il colore e il vestito delle parole.

L’ho capito quando mi hanno umiliato pensando che io sia un pagliaccio che si mette in mostra.

Ma nella mia interpretazione artistica la musica non è solo musica. È spettacolo, è uno stato d’animo, é un ideale, è libertá estrema, è il rifiuto nei confronti di coloro che credevano che io non fossi libero, o non fossi all’altezza, è conseguenza di anni di umiliazioni e vergogna.
L’ho capito quando per un commento riferito alla solidarietà su lavoratori dello spettacolo mi hanno dato dell’omofobo, dopo anni che mi danno del “fr***o” pensando di offendermi!

Da anni investo denaro, tempo e impegno per la tutela dei diritti umani, per i diritti delle persone abbandonate nelle carceri, per aiutare i bambini negli ospedali, per i ragazzi nelle comunità, per chi non ha una casa, per coloro che sono rimasti senza lavoro, per chiunque abbia bisogno di aiuto e per essere artefice e partecipe, nel mio piccolo, di una rivoluzione per cui la condizione sociale, culturale e umana delle classi deboli e discriminate possa cambiare definitivamente.
Per chi non mi conosce ci tengo a ricordare che lo faccio da quando non avevo una lira,
perché sono cresciuto tra gli emarginati e i reietti,
perche so che vuol dire sentirsi diverso, mai compreso, solo.
Quando per il mondo non sei nessuno.

Mia madre mi ha educato insegnandomi che aiutare gli altri è una priorità e per chi ne ha la possibilità è un dovere.
Attenzione perchè la realtà non è solo quella che vedete su giornali e tv,
e dietro quelle storie, molto spesso, ci sono vite vere fatte di sofferenza, valori e battaglie”.

L’ospitata di Achille Lauro può piacere o meno, il sostegno dell’artista ai due comici può far storcere il naso, ma da qui ad additarlo come omofobo mi pare esagerato.

Il commento di Achille Lauro su Pio e Amedeo.

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