Vittorio Sgarbi contro Mahmood e Blanco: “Cantino invece di baciarsi”, Michele Bravi risponde

14 Feb 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Vittorio Sgarbi dice la sua su Mahmood

Durante il programma ‘Dedicato‘ di Serena Autieri (ma va ancora in onda?), Vittorio Sgarbi ha detto la sua su Michele Bravi e la sua cover di ‘Io vorrei…non vorrei…ma se vuoi‘. Il critico d’arte però ha fatto un brutto scivolone dicendo che ‘quell’altro‘ era ‘tutto femmina‘.

A 24 ore da questo brutto commento, Michele Bravi è intervenuto su Twitter e – con molta eleganza – ha messo a tacere l’ignoranza di chi vorrebbe etichettare un’artista, ma prima di tutto una persona.

“Non amo dare spazio o voce a persone che ignorano la bellezza della libertà di espressione individuale, né tantomeno demonizzare una risata imbarazzata dovuta all’imprevisto di una diretta. Non farò nomi e vi invito a non andare a scavare. Colgo però lo spunto, visto che da ieri mi state mandando un video di una trasmissione dove accusa la mia eccessiva femminilità, per dire che sono orgoglioso di dare voce a un approccio non giudicante dell’individualità. Non smetterò mai di dire con la mia musica “siate completamente voi stessi”.

Questa non è una lotta che riguarda la comunità Lgbtqi+ ma ha a che fare con la possibilità di tutti di raccontare al mondo i propri colori. È un segno di civiltà rispettare e accettare opinioni diverse dalla propria, ma è un peccato lasciare che giudizi medievali limitino la vostra creatività. Siate creativi sempre”.

Vittorio Sgarbi su Mahmood e Blanco a Sanremo.

Sempre a ‘Dedicato‘, Vittorio Sgarbi ha commentato anche l’esibizione di Mahmood e Blanco: “Quello giovane che ha vinto, che pare sia etero, era vestito di pizzo. Aveva del pizzo addosso sì. Questi due che cercano di baciarsi vanamente. Non capisco perché due che vanno a cantare si devono baciare, poi fanno finta, devono stringersi, toccarsi… canta e basta. Non si capisce cosa vogliono fare questi. Non trasmettono l’armonia, ma l’interruzione dell’armonia. C’è la volontà di fare qualcosa che deve scandalizzare, deve colpire, deve far guardare“.

Più che del pizzo su un uomo o dell’abbraccio tra due cantanti, io mi preoccuperei del fatto che questo possa “scandalizzare” qualcuno. Perché il problema in questo caso non è certo di Mahmood e Blanco, ma di chi vede in un tessuto o in un gesto d’affetto ‘qualcosa di studiato per colpire l’attenzione’.

Ma se ad abbracciarsi fossero state due cantanti donne, Sgarbi avrebbe detto le stesse cose?

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