Veronica Satti difende Bellavia e smaschera i gieffini: “Io con la depressione al GF”

02 Ott 2022 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Veronica Satti parla di Bellavia

Non solo Miriana Trevisan e Stefania Orlando, un’altra ex gieffina si è espressa sul caso di Marco Bellavia. Veronica Satti non si è limitata a spendere delle belle parole per il concorrente del GF e a criticare chi l’ha deriso, ma ha rilasciato una testimonianza importante. La 32enne infatti ha raccontato di come ha vissuto sotto le telecamere pur essendo depressa, borderline e autolesionista.

Veronica Satti: “Sono dei mostri, non hanno aiutato Marco”.

“Io sono stata al GF da depressa e ringrazio i miei coinquilini per essermi stati accanto. Sono state persone umane e non come quei mostri che stiamo vedendo adesso.

Marco si è ritirato per lo schifo che ha dovuto subire e di cui è stato vittima. Chi è depresso può fare il GF Vip. Io ero depressa e sono arrivata in finale. Leviamoci dalla testa questo stereotipo. Io mi sento molto più offesa nel vedere i gieffini che dicono quelle cose su chi ha problemi, rispetto a chi bestemmia. Per le bestemmie ci sono le eliminazioni, per questo invece? Dai che schifo.

Ho ancora una cosa da dire, anzi ne avrei tante, sono scioccata, indignata, delusa e arrabbiata per quello che ha detto Giovanni Ciacci: “se prende psicofarmaci non dovrebbe stare qui”, ho già detto che chi soffre di depressione non è costretto a stare in un ospedale.

Mi ripeto prolissa: io ho fatto il GF con una diagnosi: borderline, autolesionista con depressione maggiore e nella casa prendevo i miei psicofarmaci come possono essere i recaptatori della serotonina o benzodiapene. Caro Ciacci tu che hai voluto sensibilizzare sul virus dell’immunodeficienza HIV dove nella maggior parte dei casi si prende la Lamivudina, trovami la coerenza in ciò che hai detto.

Allora anche chi ha l’HIV e assume questo farmaco con molti effetti collaterali anche nel comportamento non dovrebbero fare il GF? No. Tutti possono è solo un clinico può stabilire se si necessiti di un ricovero. Non ci sono malati di seria A o di serie B”.

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