Sandra Milo e Arisa contro il Vaticano che vuole ostacolare il DDL Zan

L'attrice e la cantante si scagliano contro la presa di posizione del Vaticano.

22 Giu 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Sandra Milo Arisa

La notizia che il Vaticano sta cercando di ostacolare il DDL Zan tirando in ballo i Patti Lateranensi ha fatto il giro del mondo. Tra i tanti vip che si sono scagliati contro questa presa di posizione c’è anche Sandra Milo.

“Il potere temporale che dovrebbe essere esercitato solo all’interno dello stato Pontificio si fa troppo spesso potere universale con la pretesa di venire applicato anche a disegni di legge di uno stato che, per quanto a maggioranza cattolica, dovrebbe restare sempre laico nell’approvazione delle norme”.

L’attrice ha ringraziato i suoi fan ed ha spiegato meglio la sua posizione: “Vi ringrazio per le belle parole. Devo dire però che ho detto solo quello che penserebbe ogni persino di buon senso. – ha continuato Sandra Milo – E io, da cattolica, a volte fatico a sentire il senso di appartenenza a una Chiesa così lontana dai più elementari diritti civili. E questo stride fortemente con gli insegnamenti lasciatici da Gesù“.

Che si tengano Francy e Pillon, noi abbiamo Sandrocchia!

Le parole di Sandra Milo.

 

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Anche Arisa supporta il DDL Zan.

“Io credo. Ma la mia idea di Dio non corrisponde a tutti i dogmi ecclesiastici. Ho sempre pensato che la Bibbia sia un’appassionante romanzo storico perché se fosse davvero Dio a parlare non ci ordinerebbe di non adorare altro Dio all’infuori di Lui, ma sarebbe promotore della contaminazione, della libertà individuale, e di tutte le forme sane di amore (la pedofilia non è una forma di amore sana ad esempio).

Secondo me Dio agirebbe con la consapevolezza che siamo tutti diversi, ma tutti quanti meritevoli degli stessi diritti, perché la nostra vita, la vita di ognuno di noi è una sola, abbiamo il dovere di essere felici, perché se non siamo felici la società ci emargina,e sprechiamo tutto il tempo che ci è stato concesso ( che sembra tanto ma è pochissimo, almeno rispetto a quanto vorrei vivere io) a nasconderci da noi stessi, e che mi frega di vivere una vita d’inferno per poi andare in paradiso?

Pertanto potrò decidere in autonomia come essere felice? Ne abbiamo piene le budella dell’incoerenza di certi poteri cigolanti che si riempiono la bocca di un amore pudíco in cui neanche loro stessi credono e che non tutti praticano all’interno di certi contesti. Giuramenti e privazioni aberranti, insostenibili e riparatorie.
“fate quel che dico ma non quel che faccio” è game over.

L’amore non è peccato, nessun senso di colpa, grazie. Sono una brava persona anche se scelgo di vivere come mi va, anche se le mie scelte non piacciono a tutti. Riconoscete a noi tutti il diritto di essere Noi stessi, di essere felici di amarci e di amare.

Caro Vaticano, t’invitiamo a occuparti seriamente della fame nel mondo cominciando dall’Italia, solo vendendo un centinaio di appartamenti vuoti a Roma cancellereste buona parte del debito pubblico.

Io e tutti i miei amici chiediamo al governo di approvare il DDl Zan per un futuro basato sulla tolleranza, il rispetto, le pari opportunità e l’amore. Solo di amore, poi tutto il resto viene da sè.
Ama il prossimo tuo come te stesso, metti in pratica ciò che è stato scritto e detto. Se no a messa non ci viene più nessuno”.

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