Tv
Rettore la spara grossa in diretta e si scusa: “Non volevo offendere”
Anthony Festa 01/02/2025

A una settimana dall’ultima polemica nata durante la seconda puntata di Ora O Mai Più, Donatella Rettore ha alzato un altro polverone. Giudicando l’esibizione di Loredana Errore sulle note de La Notte, la giurata ha detto: “Hai tirato fuori un vibrato eccezionale, mi sembravi quasi una ne*ra sei stata brava“. La Errore ha subito ripreso Donatella: “Grazie, sicuramente una voce black, nera. Quella che hai detto non è una bella parola”. La cantante però si è rimangiata tutto: “Nera, nera ho detto“.
Inutile fingere di aver sentito male, la G era evidente e poco dopo la Rettore si è scusata con il pubblico: “Riguardo a quello che ho detto prima volevo dire una cosa veloce. Ho messo una G in più, mi scuso, non volevo farlo. Ma non c’era nessun intento negativo. Io amo le persone di colore, anzi amo gli individui di tutti i colori. Amo davvero tutti“.
La negra (e poi il gelo).
SBAMMMM 💥#oraomaipiù pic.twitter.com/Xn2CnYQSE2— andreadevis (@AndreaDevis) February 1, 2025
“Mi sembravi quasi una negra”.
Ma questi personaggi perchè devono ancora andare in onda in televisione, perlopiù sul canale principale del nostro paese?#OraoMaiPiù
— Trash Boy (@Trash___Boy) February 1, 2025
Donatella rettore contro il politically correct.
“Nell’80 scrissi un pezzo intitolato Gaio. Ho sempre incarnato la libertà. Se anche per questo per il mondo Lgbt sono una paladina? Sì. – ha detto Donatella a Il Messaggero – E il politicamente corretto, mi permetta di dirlo, mi sta stretto. C’è una limitazione della libertà eccessiva. Si mettono dei filtri a cose che sono state ampiamente superate. Come per esempio il fatto che non si possa dire fr***io. Quello che voglio dire è che dal politicamente corretto al bigottismo il passo è breve. Se la pensiamo così, oggi Vasco non potrebbe cantare è andata a casa con il n**ro, la tr**a.
Se questo significa essere politicamente corretti, io preferisco essere politicamente scorretta. Cos’è il politically correct? È la nuova censura. Vive d’odio. Poi esistono i gay ed esistono le che**che. Se è un bene che non si dica più fr**io e neg**? Ma non mi sembrano degli insulti. Io rivendico la libertà di usare certi termini”.