Ragazzino gay, i genitori pensano di fargli cambiare orientamento: “Costretto a vedere video di donne…”
Un'altra giovane vittima di omofobia in famiglia.
10 Gen 2021 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti
L’omofobia come qualsiasi altra forma di malattia non conosce confini ed si fa trovare ovunque, dalla scuola al centro commerciale, in mille forme diverse, ma è quando si annida nelle famiglie che le distrugge dall’interno e fa più male a chi la subisce. Curtis Galloway ha raccontato di aver capito di essere gay già da adolescente e a 16 anni ha deciso di fare coming out. Purtroppo i genitori l’hanno presa malissimo ed hanno parlato addirittura di “tornare etero” e “cambiare orientamento”.
Galloway ha raccontato che i suoi familiari lo hanno sottoposto a una terapia di conversione nel tentativo folle di cambiare la sua sessualità, ma i loro sforzi sono serviti solo a causargli un intenso danno emotivo.
“I sostenitori delle terapie riparative non rivelano cosa accade realmente in quei centri orrendi. Quello che non ti dicono è che questa pratica può mettere un bambino e i genitori l’uno contro l’altro. Questo crea una frattura permanente in una famiglia che prima era felice.
Mi dicevano che ero gay perché mio padre lavorava troppo e mia madre era troppo presente. Poi mi dissero di non frequentare maschi effeminati o comunque gay. Quella gente mi portò alla solitudine, venivo sorvegliato e non potevo comunicare con chi volevo. Il mio consulente è arrivato al punto di insegnarmi a procurarmi piacere con immagini di donne per convertire il mio cervello. Non avevo discusso di cose così private nemmeno con i miei genitori e invece quelle persone mi obbligavano ad usare video e foto di ragazze”.
Curtis adesso ha 26 anni, ha perdonato i suoi genitori e si sta impegnando attivamente contro ogni tipo di terapia di conversione. Il ragazzo fa parte di Conversion Therapy Dropout Network, un’associazione fondata dai sopravvissuti alle terapie di riorientamento.
Purtroppo (soprattutto in USA) di Curtis ce ne sono migliaia e questi centri rovinano ancora troppe vite. E visto che siamo in tema vi lascio con un film bellissimo, Boy Erased e un servizio de Le Iene che dimostra che anche in Italia ci sono luoghi dove cercano di cambiare l’orientamento delle persone.