Cinema
Parenti Serpenti, tutti gli attori che ci hanno lasciato
Fabiano Minacci 26/12/2024
Il film cult della cena di Natale, Parenti Serpenti, è stato celebrato anche quest’anno grazie a La7 che lo ha trasmesso in prima serata. Il film, nonostante sia stato registrato ben 32 anni fa, è diventato un cult col passare degli anni dato che quando è uscito non ha ottenuto un grande successo al botteghino e anche la critica lo ha mezzo snobbato facendogli vincere un solo Nastro d’Argento per i costumi.
Pia Velsi (che nella pellicola interpreta Trieste) fra qualche mese spegnerà 101 candeline, ma al contrario di lei molti attori nel corso di queste tre decadi ci hanno lasciato. A partire proprio da Paolo Panelli (nel film Saverio, marito di Trieste) che è morto cinque anni dopo l’uscita del film a 71 anni a causa di un edema polmonare. Nel 2015 ci ha lasciato anche Monica Scattini (nel film è Milena, la sorella sterile di Lina, Alessandro e Alfredo) a causa dell’aggravarsi di un melanoma. Aveva solo 59 anni. Nel 2022, invece, è morto anche Renato Cecchetto (nel film è Filippo, marito proprio di Milena). È morto in seguito a delle ferite riportate dopo un incidente in scooter, aveva 70 anni.
Pia Velsi, mamma Trieste di Parenti Serpenti ha festeggiato 100 anni https://t.co/A7pOXo6cyx #ParentiSerpenti
— BICCY.IT (@BITCHYFit) December 25, 2024
Parenti Serpenti, tutti gli attori che ci hanno lasciato
Nel corso degli anni sono morti anche alcuni attori che hanno fatto da sfondo a questa storia famigliare, ma che tutti i fan di Parenti Serpenti ovviamente ricordano. I più famosi sono ovviamente il giornalista Carlo Picone e l’annunciatrice Nicoletta Orsomando che nel film interpretano sé stessi facendo due camei (e che ci hanno lasciato rispettivamente nel 2003 e nel 2021). Segue Alfredo Cohen che ha recitato per Monicelli il ruolo di Osvaldo detto ‘La Fendessa’, un eccentrico uomo gay visto in una scena fuori la chiesa e al cenone di Capodanno. Alfredo era omosessuale anche nella vita privata ed è stato uno dei fondatori di FUORI! il primo movimento di orgoglio omosessuale italiano. È morto nel 2014 in circostanze misteriose.