Mondiali 2022 in Qatar, il comitato organizzatore: “Gay benvenuti ma evitino affetto in pubblico”
01 Dic 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti
Joshua John Cavallo (terzino dell’Adelaide United e giocatore della nazionale australiana) dopo aver fatto coming out ha dichiarato che avrebbe timore di giocare ai Mondiali 2022 in Qatar: “Sono sincero, avrei paura a giocare nello stato del Golfo“.
Oggi il direttore esecutivo del comitato organizzatore dei Mondiali 2022, Nasser Al Khater, ha risposto alle dichiarazioni del calciatore. Nel lungo comunicato l’uomo assicura che nel suo paese i gay sono i benvenuti, a patto che evitino manifestazioni d’affetto. Giustamente le parole di Nasser hanno già alzato un enorme polverone.
Gli organizzatori del Mondiale in Qatar prendono posizione nei confronti di Joshua Cavallo, il primo calciatore professionista che un mese fa ha fatto coming out. Pianeta Terra, 2021 ‼️ pic.twitter.com/xwfYIPlI03
— Cronache di spogliatoio (@CronacheTweet) December 1, 2021
🇦🇺 JOSHUA CAVALLO E’ IL PRIMO CALCIATORE IN ATTIVITA’ A FARE COMING OUT 🚨
Ieri sera c’è stato un avvenimento importante per l’evoluzione del calcio come sport inclusivo 🏳️🌈#JoshuaCavallo, giocatore australiano 21enne dell’ #AdelaideUnited,ha dichiarato pubblicamente di essere.. pic.twitter.com/iR2g3N2ETe— surfasport (@surfasport) October 28, 2021
Mondiali 2022, il comunicato di Nasser Al Khater.
“Qui i gay sono i benvenuti, a patto che evitino pubbliche manifestazioni di affetto, tipo baci o carezze, perché questo è un Paese conservatore. Quindi potranno giocare, ma dovranno rispettare la nostra cultura e quella dei Paesi limitrofi. Josh Cavallo sarebbe il benvenuto in Qatar, nessuno è insicuro da noi. Ma vanno evitate pubbliche manifestazioni d’affetto, che sono disapprovate. E’ l’unica indicazione da rispettare, per il resto tutti possono vivere la propria vita. Gli omosessuali possono venire in Qatar come qualsiasi altro tifoso e possono comportarsi come qualsiasi altra persona. Quel che dico, semplicemente, è che dal punto di vista della percezione dell’affettività in pubblico, la nostra è una società conservatrice.
Rispetto a molti Paesi, dove c’è più indulgenza verso le manifestazioni pubbliche di affetto o addirittura ci sono i matrimoni gay, il Qatar è molto più conservatore ed è questo che chiediamo ai tifosi di rispettare, rispettiamo le culture diverse e ci aspettiamo che le altre culture rispettino la nostra”.
Manifestazioni sportive (e non soltanto) di questa importanza andrebbero evitate in paesi che non garantiscono la piena libertà di sportivi e tifosi.
Le parole di #NasserAlKhater sui gay sono gravi e inopportune. Tutto il mondo del calcio dovrebbe boicottare questo mondiale e invece finisce per essere schiavo del Dio denaro. Che schifo. #mondialiQatar #Fifa
— Vincenzo Spano (@VincenzoSpano98) December 1, 2021
Mondiali. Io l’ho capita così: In Qatar i gay saranno benvenuti purché non siano gay
— Dido (@holdfastboy) December 1, 2021
Nasser Al Khater, direttore esecutivo del Comitato Organizzatore del Mondiale Qatar 2022: “I gay sono benvenuti ma evitino manifestazioni pubbliche di affetto”.
Il dio denaro si può permettere anche questo, ossia impedire alle persone di essere quello che sono.
— Simone Cardellini (@Simo_Cardellini) December 1, 2021