Malika Chalhy, il caso finisce in procura: esposto per truffa aggravata

05 Lug 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Malika Chalhy

Malika Chalhy potrebbe essere di nuovo nei guai perché il suo caso è finito in procura in seguito ad un esposto del Codacons.

L’associazione dei consumatori ha infatti presentato un esposto sia alla procura di Milano sia a quella di Firenze per possibile fattispecie di truffa aggravata. Secondo quanto dichiarato nell’esposto le responsabilità da accertare non sarebbero solo quelle della ragazza per l’uso che ha fatto dei soldi raccolti in beneficienza, ma anche delle piattaforme che hanno ospitato le raccolte fondi.

La vicenda “dimostra ancora una volta come nel settore regni l’anarchia: chiunque può chiedere soldi ai cittadini attraverso piattaforme come Gofundme, ma poi non c’è alcun controllo sulla reale destinazione dei soldi raccolti, e le stesse società che ospitano le campagne di solidarietà declinano qualsiasi responsabilità per eventuali usi non conformi ai fondi donati dai cittadini“.

Malika Chalhy, perché il Codacons ha fatto un esposto

Con quei soldi ottenuti con la raccolta fondi si sarebbe infatti comprata una Mercedes e un bulldog francese del valore di circa 2.500 euro. Acquisti che Malika Chalhy ha anche difeso: “Mi piaceva la razza, devo giustificarmi perché spendo i miei soldi come voglio?”, aveva detto a TPI. Al Corriere della Sera ha poi provato a riparare facendo marcia indietro: “La gogna me la prendo tutta, ma chi mi ci mette non è migliore di me. A 22 anni nessuno ha fatto uno sbaglio? Ho fatto una scelta affrettata. Magari dovevo trovarmi prima un lavoro“.

Al centro delle critiche anche un’associazione che avrebbe dovuto/voluto aprire con Laura Boldrini, di cui la donna non ne sa nulla: “Fake news”.

 

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