Luciana Littizzetto, lo splendido monologo sulle famiglie omogenitoriali

20 Mar 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Luciana Littizzetto

Da qualche giorno, come già sappiamo, il Governo di Giorgia Meloni ha diramato una circolare per bloccare tutti quei comuni che registravano entrambi i genitori dei bambini concepiti all’interno di una coppia omogenitoriale. Il famoso slogan del “ci sono cose più importanti a cui pensare“, eh. Per questo motivo a Milano è stata organizzata una manifestazione contraria capitanata dal sindaco Beppe Sala e ieri sera, Luciana Littizzetto, ne ha parlato a Che Tempo Che Fa.

“Fino a pochi giorni fa alcuni comuni d’Italia come Torino e Milano registravano regolarmente i genitori dei bambini nati in coppie omogenitoriali. Da questa settimana è arrivata una circolare che impedisce questa registrazione e quindi i bambini con due mamme e due papà non avranno più i due genitori segnati all’anagrafe, ma solo uno dei due, quello legato biologicamente al bambino e l’altro diventa un fantasma. Mi sono così messa nei panni di due bambini, un bambino con una mamma e un papà e una bambina con una mamma e una mamma”.

La conduttrice ha poi continuato.

“Questi bambini vivono già nelle nostre città e mentre la nostra società corre la politica cammina. La società è Marcell Jacobs, la politica è me dopo essermi distrutta il ginocchio. L’abbiamo detto centinaia di volte, quindi facciamo centouno come la carica. Non puoi fermare l’amore, al massimo puoi fargli lo sgambetto, poi lui si rialza in piedi e va avanti. L’amore non rappresenta mai una minaccia. Mai. Quindi, amici governanti, pensate ai bambini, sono loro che dovete proteggere. Non discriminateli per il modo in cui sono stati concepiti o per l’identità dei genitori. E soprattutto pensate ad aiutare le famiglie non a rendergli la vita ancora più difficile. O sembrerete come se vorrete asciugare il mare con il mocio”.

A dire la sua è stato anche Fabio Fazio: “Dovremmo aiutarci a essere più felici, non più tristi“. Alla faccia del Governo Meloni che prometteva che non avrebbe toccato i diritti. Lo ha già fatto e non è passato neanche un anno.

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