La Lega contro la Rai che ha parlato di un libro di favole con storie arcobaleno

Perché se una Principessa si innamora di una Principessa NON c'è niente di male

10 Gen 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Da un bel po’ di anni per fortuna esistono numerosi libri per bambini che raccontano favole con Principesse che si innamorano di altre Principesse e Principi che corrono a salvare il proprio amato. Fra questi ci sono anche le opere di Emma Dante che ha pubblicato un libro in cui ha rivisitato alcune fiabe famose dal titolo E vissero felici e contente.

Fra le tante anche la Bella addormentata nel bosco che in questa nuova versione sarà svegliata da un’altra donna. Apriti cielo. Una esponente della Lega di Matteo Salvini si è scagliata sui social contro la Rai, accusandola apertamente di “drogare le menti dei bambini” in modo “subdolo e violento”, il tutto avvenuto “senza contraddittorio” in previsione di un “pensiero unico”.

A dar aria alla bocca è stata la leghista Simona Baldassarre che probabilmente non è a conoscenza che il famigerato ‘pensiero unico’ da lei citato è proprio quello eteronormativo con cui siamo tutti cresciuti e che no, non ci ha reso per questo motivo tutti etero. Come una storia arcobaleno non renderà omosessuale il bambino o la bambina che la legge.

Lega contro Rai, risponde il M5S

A rispondere a questo assurdo sfogo della leghista (ma il contraddittorio tanto richiesto chi avrebbe dovuto farlo per la Bella addormentata lesbica, Malefica?), sono stati Alessandra Maiorino e Gabriele Lanzi del M5S fra le pagine di Today.

“Molto rumore per nulla. Assistiamo allo spettacolo di alcuni esponenti politici che si stracciano le vesti per la puntata di ‘Oggi è un altro giorno’, condotto da Serena Bortone, andata in onda ieri su Rai 1. Lo scandalo? Aver ospitato la scrittrice Emma Dante e la sua reinterpretazione di alcune note fiabe, in cui le protagoniste sono lesbiche, anziché etero.

Ebbene, coloro che gridano allo scandalo, se ne facciano una ragione: i gay, le lesbiche, le persone transgender e tutte e tutti coloro che non si riconoscono in una natura nettamente binaria sono tra noi, esistono, sono cittadini e cittadine come tutti, hanno diritto ai loro spazi, alle loro narrazioni, al riconoscimento della loro esistenza e dignità. Quindi bene l’azione del servizio pubblico che sta così contribuendo anche attraverso programmi di intrattenimento a fare entrare le molte varietà della natura umana nelle case delle persone, e a renderla familiare.

Per quanto riguarda i nostri giovani, questi signori stiano tranquilli, conoscono molto meglio di certi vecchi parrucconi la splendida varietà della natura umana. Fa molti più danni la loro azione seminatrice di odio di una fiaba con protagonista una ragazzina lesbica“.

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