Farfalle, ecco l’ultima canzone registrata da Michele Merlo

26 Mag 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Farfalle canzone di Michele Merlo

È passato quasi un anno dalla scomparsa di Michel Merlo e per ricordarlo la famiglia ha deciso di rilasciare l’inedito Farfalle e organizzare un evento che porterà avanti gli obiettivi dell’Associazione Onlus, Romantico ribelle.

Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, Domenico Merlo ha parlato del figlio e dell’uscita di Farfalle: “Come sto? Come può stare un padre che ha perso un figlio, non passerà mai! […] In questo periodo l’anno scorso lui aveva inciso una canzone. Questo pezzo è quasi una richiesta d’aiuto, è un urlo. Uscirà per celebrare l’anniversario“.

Michele se n’è andato troppo presto, all’improvviso, lasciando come ultimo saluto un pezzo davvero bellissimo.

Michele Merlo: Farfalle, il testo.

Non possiamo essere sempre
la parte migliore di noi
in questa lacrima che scende non so nuotare
sa di sale
la paura di non essere all’altezza mi spaventa
per fortuna che non soffro di vertigini
sono pare, lascia stare

Va tutto bene, si va tutto bene
che in fondo è il modo più facile per dirti che va tutto male
c’ho mille mostri che gridano come iene
e di questi quattro sogni non so più che ca**o fare
la vita è come un cielo, senza stelle
un foglio largo e lungo in cui non passa mai la luce
ti sei mai resa conto di quanto sei fondamentale?

sei un punto in mezzo al niente ma che tutto può cambiare

una sirena piange solo in mezzo al mare
con gli occhi bendati da una vita
che non ha saputo amare
un piccolo posto collocato in mezzo al cielo
anima fragile che non distingue mai il falso dal vero
col cuore d’oro di chi ha dato tutto quanto
a chi ha preso tutto quanto e lo ha gettato in mezzo al fango

Ma per me tu sei ricchezza, una risata senza fine
emozione stabile a cui affidare queste stancherie

Dimmi come si fa
ad arrivare in fondo al grand finale
come si fa
e non possiamo piangere che ci vedono
siamo farfalle
ma ci crediamo elefanti
non siete stanchi
di credervi supereroi
di credervi supereroi

Ho scritto questo quattro rime
perché sentivo che giù in fondo qualche
luce si era spenta nel momento del bisogno
e mi aggrappo a ste parole per provare a ricordare
che da questa sofferenza io potrò ricominciare
pensano sia solo una, ma ho vissuto cento vite
in ognuna le giornate mi sembravano infinite
adesso grida anche tu forte fino a perdere la voce
sfida in faccia questa notte finché non ti lascia in pace

Quanto costa essere fragile in sta vita
lo pago a caro prezzo
io conto le sconfitte sulle dita
conto quegli amici
di cui ricordo soltanto il viso
conto le giornate a ricordarmi
come è fatto un sorriso
ma è dentro un pugno
che io tengo questo sogno
è fatto di carta ma sa spostare tutto il mondo
adesso gridano il mio nome.
un romantico ribelle
fanno uscire dai miei tagli centinaia di farfalle

Dimmi come si fa
ad arrivare in fondo al grand finale
come si fa
e non possiamo piangere che ci vedono
siamo farfalle
ma ci crediamo elefanti
non siete stanchi
di credervi supereroi

Non possiamo essere sempre
la parte migliore di noi
in questa lacrima che scende non so nuotare

Dimmi come si fa
ad arrivare in fondo al grand finale
come si fa
e non possiamo piangere che ci vedono
siamo farfalle
ma ci crediamo elefanti
non siete stanchi
di credervi supereroi

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