Fabio Fazio commenta il suo addio alla Rai e diserta Domenica In

15 Mag 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Fabio Fazio

Fabio Fazio è il nome più chiacchierato degli ultimi giorni perché il suo addio alla Rai ha fatto molto rumore. Dopo 40 anni di onorato servizio pubblico e ascolti stellari, la nuova Rai – gestita dal nuovo governo meloniano – non gli ha rinnovato il contratto. Ovviamente essendo lui un professionista non è rimasto senza lavoro e ha già firmato un contratto per quattro anni con Discovery.

Secondo quanto scritto da TvBlog il conduttore sul Nove riporterà tutto il carrozzone di Che Tempo Che Fa, programma da lui ideato e di cui ha i diritti. Insieme a Fabio Fazio, infatti, passeranno a Discovery anche Luciana Littizzetto, tutti gli autori del programma e probabilmente anche Filippa Lagerback.

Fabio Fazio commenta il suo addio alla Rai e diserta Domenica In

Domenica pomeriggio Fabio Fazio – che doveva essere in collegamento con zia Mara a Domenica In – ha dato forfait (“Oggi dovevamo fare un collegamento con Fazio ma non può“, le parole della conduttrice), mentre in serata al Tg3 lui ha dichiarato: “Il mio lavoro continuerà altrove, d’altronde non tutti i protagonisti sono adatti per tutte le narrazioni, me ne sono reso conto”.

E ancora:

“Continuo a fare serenamente il mio lavoro altrove, che è quello che ho sempre fatto in questi quarant’anni e non posso che esprimere anche in questa occasione gratitudine nei confronti di tutte le persone con cui ho lavorato per tutta la vita in Rai. Conserverò solo un ricordo meraviglioso. Grazie anche al Tg3 per tutto l’appoggio di questi anni”.

Nella puntata di Che Tempo Che Fa (una delle ultime in Rai, a questo punto) ha poi aggiunto:

“Intraprendo un nuovo cammino e qui però ho trascorso 40 anni di 70 che ne ha la Rai. Avevo 18 anni quando ho cominciato e non posso che avere gratitudine nei confronti della Rai. Se dicessi mai qualcosa di scortese, non accadrà mai, è come se lo dicessi contro di me. Io e la Rai siamo la stessa cosa. Io, e penso di parlare anche a nome di Luciana, non ho alcuna intenzione o vocazione ad essere considerato vittima o martire. Siamo persone fortunatissime che avranno l’occasione di continuare serenamente altrove il loro lavoro”.

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