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Emanuele Filiberto di Savoia: “Ecco perché mi chiamarono in gara a Sanremo”
Fabiano Minacci 28/01/2025

Emanuele Filiberto di Savoia ha “sputato fatti” sulla sua partecipazione al Festival di Sanremo nel 2010 dove, a sorpresa, quasi vinse. Lo ha fatto ai microfoni di Gabriele Vagnato nel format Giorno Di Prova, come riportato da Massimo Falcioni su TvBlog.
“La mia partecipazione a Sanremo? Una barzelletta, parte come una barzelletta. Uscivamo da un grande successo tv, io da Ballando con le Stelle e con Pupo avevo co-condotto i Raccomandati. Ci chiamarono e ci dissero: ‘abbiamo un po’ paura, questa è un’edizione un po’ debole. Dobbiamo trovare qualcosa per fare un po’ di casino’. E chi chiamare per fare casino? Ghinazzi e Savoia”. E ancora: “C0m’è nata la canzone Italia Amore Mio? Enzo ha scritto la melodia della canzone, io ho scritto le parole. Siamo andati a Sanremo e abbiamo quasi vinto. Era la prima volta che cantavo“.
Come scritto da Falcioni, questa di Emanuele Filiberto di Savoia è una ricostruzione differente rispetto a quella proposta da Pupo in un’intervista a Repubblica del 2023: “La canzone è stata scritta interamente da me. Musica e parole. Diedi parte dei diritti del brano al principe Emanuele Filiberto per far diventare la canzone credibile, ma lui non c’entrava nulla. Lo dico oggi per svincolarlo da tutte le responsabilità”.
L’edizione 2010, condotta da Antonella Clerici, è stata vinta da Valerio Scanu con il brano Per Tutte Le Volte Che; secondo posto la già citata canzone Italia Amore Mio del trio inedito Emanuele Filiberto, Pupo e il tenore Luca Canonici e terzo posto per Marco Mengoni con Credimi Ancora. Nel cast anche Arisa, Noemi, Irene Grandi, Simone Cristicchi, Povia e Toto Cutugno.
Emanuele Filiberto di Savoia a Sanremo, quel secondo posto tanto chiacchierato
“La canzone è stata scritta interamente da me. Musica e parole” – le parole di Pupo – “Avevo previsto che la nostra canzone sarebbe stata eliminata la prima sera, ma poi sarebbe stata ripescata e infine avrebbe vinto il Festival. Il nostro era un progetto nato a tavolino. Ma da lì a dire che era la canzone più brutta del secolo ce ne corre. Vuol dire un attacco contro il Principe, non solo contro di me. Quando la canto per gli italiani nel mondo, si commuovono. E poi, a dirla tutta, la canzone non solo è arrivata seconda ma aveva vinto il Festival, sono io ad aver accettato il secondo posto”. Versione che Valerio Scanu, vincitore, ha smentito.