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Concita Borrelli fa discutere: parole su patriarcato, Elodie e Annalisa
Anthony Festa 20/06/2025

Ormai possiamo dire con certezza che Maschio di Annalisa è uno dei tormentoni dell’estate 2025, una canzone leggera, ma con un messaggio importante. Proprio del significato di Maschio hanno parlato ieri a La Vita in Diretta con Concita Borrelli tra le opinioniste.
Matano ha lanciato un servizio in cui Annalisa ha spiegato cos’ha fatto con questo suo nuovo singolo: “Io mi immagino questa dimensione onirica in cui mi comporto in modo diverso da quella che normalmente sono e mi immagino di essere in un altro corpo e di vedere che effetto fa. Sicuramente nei panni di un lui io potrei avere delle libertà che non ho ancora, così come potrei avere qualche ansia da prestazione che nei miei panni di donna non ho. La frase centrale della canzone è proprio ‘se fossi maschio cosa farei’. Ho tradotto con la mia sensibilità un esperimento già fatto da altre artiste come Beyoncé in ‘If I Were a Boy’. Penso che le cose dette, fatte e pensate da una donna siano vissute in modo più critico di quanto non capiti alle stesse cose dette, fatte e pensate da un uomo. Ho affrontato gli stereotipi mettendomi nei panni di un lui che ho di fronte. Ci sono anche aspetti limitanti nell’essere un lui: la capacità di mostrarsi fragili, di emozionarsi senza paura del giudizio… ma tirate le somme sento invidia. Sento di dover fare più fatica in quanto donna a guadagnare credibilità. È un tema. La musica è il modo che ho per dire cose che non riuscirei a dire altrimenti. Eppure è difficile far capire che nelle mie canzoni, ma anche negli altri aspetti della carriera, ci sono le mie parole, le mie idee e la mia vita: è tutto farina del mio sacco“.
Concita Borrelli sul patriarcato: gli esempi su Elodie e Annalisa.
In studio a La Vita in Diretta, l’avvocata e giornalista Concita Borrelli ha espresso la sua opinione in merito alle parole di Annalisa e ha dichiarato che non vede tutto questo patriarcato, visto che in questo periodo si parla solo di Elodie in mini shorts: “In questo momento storico non si parla che di Elodie in mini shorts, di Annalisa in mini shorts, di Alessandra Amoroso con la pancia fuori, di Giorgia, si parla solo di concerti di donne. Voi mi dovete dire dove sta il patriarcato e la mentalità maschilista. Punto, ho chiuso qui“.
Diciamo che la giornalista con queste esternazione ha dimostrato invece quanto ancora il patriarcato la faccia da padrone nel nostro paese. Non si parla del grande successo degli show e dei singoli di Elodie, Annalisa e Alessandra, ma del fatto che sono in “Mini shorts” e con il “pancione visibile”. Proprio in questi giorni diversi cantanti uomini sono saliti su palchi importanti con pantaloncini e infradito o ciabatte e a tutti è sembrato assolutamente normale. Pensate alla mole di critiche che si sarebbe beccata qualsiasi artista donna se avesse fatto le medesime scelte di look.>
Il patriarcato è un sistema sottile, pervasivo, ben radicato, difficile da estirpare e che certamente non riguarda solo la musica o la copertura mediatica di questa o quell’artista (in mini shorts o con in pancione fuori).
Gender pay gap, differenze nelle opportunità di carriera, femminicidi, stereotipi di genere dannosi, questi sono solo alcuni dei problemi figli del patriarcato. Fingere che il patriarcato non esista perché i media parlano di popstar e dei loro look è davvero… diciamo… bislacco.
Dispiace solo che Matano abbia chiuso il blocco con un banalissimo e stucchevole: “Dobbiamo dire che sono delle artiste straordinarie che noi amiamo profondamente”. Ok, il tempo era poco e la trasmissione stava chiudendo, ma davvero non poteva dire altro? Che peccato Alberto.
“Il patriarcato e la cultura maschilista non esistono perché Elodie e Annalisa fanno i concerti in mini shorts e l’Amoroso sta con la pancia da fuori”. Boh. pic.twitter.com/NKoRrCr3ZW
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) June 20, 2025