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BigMama, presa di posizione su Israele: Selvaggia Lucarelli commenta

Fabiano Minacci 15/05/2025

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Gabriele Corsi e BigMama, come sappiamo, sono i commentatori italiani di Eurovision Song Contest 2025, ma quando ieri sera la cantante che rappresenta Israele, tal Yuval Raphael, ha fatto il suo ingresso sulle note di New Day Will Rise, la rapper napoletana non ha emesso un suono.

BigMama, infatti, non ha espresso alcun commento durante il video di presentazione di Yuval Raphael, né prima né dopo la sua esibizione, e neppure quando il suo nome è stato annunciato tra i finalisti che si sfideranno sabato sera. Un silenzio dal forte valore politico. La sua presa di posizione ha ovviamente fatto discutere: c’è chi l’ha applaudita perché pensa che Israele non debba partecipare all’Eurovision Song Contest e chi invece l’ha criticata perché ha trovato questo silenzio poco professionale nei confronti di una collega che era lì in gara come tutti gli altri dopo aver passato delle regolare selezioni.

Nel dubbio, Selvaggia Lucarelli è intervenuta con un commento che però non ha dato ragione a nessuno dei due schieramenti, preferendo invece spostare l’attenzione su un altro aspetto della questione. “Il vero problema è pensare che il silenzio sia azione e non complicità. Ma poi BigMama grandi discorsi dal palco del Primo Maggio sui suoi haters, poi su Israele totale mutismo. Vabbe“.

BigMama, il commento sul palco del Primo Maggio

Ecco il discorso a cui si è riferita Selvaggia Lucarelli:

Non ho mai detto che essere come me è bello. Se non vi piaccio io, cambiate canale, se non vi piace il mio corpo fate in modo di non essere come me, se non vi piace quello che dico, bloccatemi. Però fateci vivere. Quando vedete questi commenti, entrate nei profili di queste persone, guardate le loro facce e pensate: meno male che io non sono così!“. E ancora: “Siamo arrivati a un punto in cui sta diventando tutto esagerato“, ha continuato. “La cosa tremenda è che molte di queste persone hanno l’età dei miei genitori, ma che ne sapete di qual è la mia storia? Che ne sapete del mio corpo? Il mio è un corpo che mi ha dato e tolto tanto, mi ha fatto soffrire e a 20 anni mi ha portato a fare chemioterapie, ma l’ho perdonato, non potete perdonarlo anche voi?”.

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