Andrea Cerioli contro la mascolinità tossica: “Basta mostrarsi forti, io piango e mi commuovo, poi in casa non ci sono ruoli di genere”

L'ex naufrago sul bodyshaming e gli stereotipi di genere.

21 Lug 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Andrea Cerioli parla della mascolinità

Andrea Cerioli è stato tra i veri protagonisti dell’ultima edizione de L’Isola dei Famosi. Il suo percorso è stato segnato anche da duri attacchi di molti utenti per il suo fisico appena è arrivato in Honduras. L’ex tronista aveva messo in chiaro di aver preso qualche kg e aver perso gli addominali, ma è stato comunque vittima di bodyshaming. Intervistato da Vanity Fair il bell’emiliano ha confessato come ha reagito alle critiche sul suo aspetto.

“Non fanno piacere, certo, anche se io so affrontarli. Mi spiace, però, quando a riceverli è magari un ragazzino. Il body shaming, certo, è un problema che riguarda soprattutto le donne ma come nel mio caso può toccare anche un uomo. La risposta dovrebbe essere sempre “chissenefrega, basta stare bene con se stessi”. In forma, se lo si desidera, lo si può tornare. In Honduras poi ho perso 22 chili, ma ingrassare o dimagrire non dev’essere un cruccio. E soprattutto nessuno può permettersi di giudicare il corpo di un altro”.

E comunque io lo trovavo belloccio anche senza la tartaruga o i pettorali scolpiti…

Andrea Cerioli contro la mascolinità tossica.

“Il dover sempre ostentare la propria mascolinità, mostrandosi forti, intoccabili. Io, invece, credo che piangere sia la cosa più naturale al mondo. Ti permette di esternare un sentimento, di mostrare te stesso. L’uomo può quindi essere il più romantico, o quello che all’interno di una coppia si commuove di più. – ha continuato su Vanity Fair – E poi odio chi dà per scontato che in casa deve fare tutto la donna. Perché un uomo non deve far andare la lavatrice? Io e la mia compagna (Arianna Cirrincione, ex corteggiatrice) ci dividiamo i compiti. Io sono cresciuto così, con l’idea che in famiglia ci si aiuta sempre. Sono sempre stato circondato da donne: mia madre, che oggi non c’è più, e mia sorella. Con loro abbiamo sempre parlato di tutto, commuovendoci il più possibile”.

Parole sante!

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