Gossip
Alessio Bernabei fa mea culpa: “Ho fatto una cosa grave e imbarazzante”
Anthony Festa 31/01/2025

In questi giorni Alessio Bernabei è tornato su TikTok per fare mea culpa su certi errori del passato. Il cantante la scorsa settimana ha ammesso che in passato ha trattato male alcune ragazze ed ha anche rivelato che certi suoi atteggiamenti erano tipici di quella che è la mascolinità tossica. Ieri il frontman dei Follya ha fatto riferimento ad uno scivolone specifico, quando nel 2019 scrisse su Twitter: “Le cag*e ai cani, le leonesse ai leoni“. Ovviamente il tweet suscitò una grossa polemica e lui tentò di giustificarsi facendo un altro scivolone: “Io rispetto tutte le donne che hanno dei sani principi e rispettano la loro condizione di donna. Tutto il resto per me non esiste. Buona giornata”. Dopo l’ennesima ondata di critiche Bernabei face delle scuse: “Chiedo scusa se le donne si sono sentite prese in causa. Se sono qui è grazie all’amore di una donna. Non sono un sessista, non sono un omofobo, sono solo un ragazzo deluso d’amore. Un saluto dal vostro clown di quartiere“.
Chiedo scusa se le DONNE si sono sentite prese in causa. Se sono qui è grazie all’amore di una donna.
Non sono un sessista, non sono un omofobo, sono solo un ragazzo deluso d’amore.
Un saluto dal vostro clown di quartiere 🤡— Alessio Bernabei (@alessiobernabei) August 21, 2019
Alessio Bernabei e la verità su quel tweet: il nuovo video su TikTok.
“Nel 2019 sono andato in tendenza su Twitter perché sono stato un c0gli0*e. Ho scritto un tweet imbarazzante che non voglio ripetere, ma potete trovarlo su web perché il web non dimentica. Sono stato preso da un momento di forte rabbia perché avevo appena scoperto un tradimento. L’errore che ho fatto è aprire subito Twitter e prendermela con l’intero genere femminile che fondamentalmente non c’entrava nulla. Tra l’altro utilizzando linguaggio molto povero e che fa schifo. Io non mi riconoscevo in quel comportamento che era insultare qualcuno o insultare le donne, ma insultare in generale. Non sono mai stato il tipo. Adottare quel comportamento mi faceva sentire adeguato verso uno standard di persona che mi dava sicurezza, che dava sicurezza in me stesso, ma che poi non mi apparteneva perché non ci stavo per niente bene emotivamente.
Mi ricordo che poi ho chiesto subito scusa, ma non ci credevo davvero a quelle scuse perché in realtà non ero consapevole in quello che facevo come lo sono adesso, che invece mi sono accorto che quello che ho fatto è grave e senza senso. Grazie alla psicoterapia e facendo un percorso di rieducazione perché ero totalmente fuori da ogni schema umano, sono riuscito a superare questo mio stato mentale che non mi apparteneva e ho ritrovato un tenore di vita sano e che mi fa sentire bene. Sono riuscito a tornare autentico. Le emozioni che ho rivissuto in questo periodo, ripensando a quel momento, sono state la benzina che mi ha permesso di scrivere una canzone che si chiama Don’t Cry che in modo leggero vorrebbe invitare gli uomini a vivere le proprie emozioni in maniera sana e condividerle anche con gli altri“.
E in effetti il pezzo è anche caruccio…