LGBT
Alberto Matano parla del suo coming out e alza la voce contro l’omofobia
Anthony Festa 25/05/2025

Impossibile dimenticare lo schifo al quale abbiamo assistito nell’ottobre del 2021 quando in Senato hanno affossato il DDL Zan, la famosa legge contro l’omofobia, e dai banchi della destra si sono alzati cori da stadio e decine di senatori hanno cominciato a gridare e applaudire. Quello scempio è stato condannato subito da Fedez, Loredana Bertè, Emma Marrone, Marco Mengoni, Alessandra Amoroso, Paola Turci e anche Alberto Matano, che a La Vita In Diretta ha prima criticato quella brutta pagina della politica e poi ha fatto coming out, rivelando di essere stato lui in primis vittima di omofobia.
Alberto Matano parla del suo coming out: “Non ammetto chi vuole limitare la libertà altrui”.
Ospite al Festival della Tv, ieri pomeriggio Alberto Matano ha spiegato come mai ha deciso di fare coming out proprio dopo la bocciatura della legge contro l’omofobia: “L’ho fatto dopo che era stato bloccato il DDL Zan. Come mai ho scelto di farlo? Ma perché fa parte del mio modo di essere, della ribellione alle ingiustizie. Io penso che le cose, prima di giudicarle, bisogna viverle. E allora, chi non ha vissuto il bullismo, l’omofobia, chi non ha vissuto l’assenza di diritti… Oppure la mancanza di un diritto, non lo può capire, però giudica gli altri. Anche per questo in quell’occasione io mi sono molto arrabbiato, perché prima di giudicare, di gioire per una mancata legge, bisogna provarlo sulla propria pelle. Soltanto chi ha provato il bullismo, chi è stato vittima di omofobia, chi magari dieci anni fa voleva sposarsi con una persona dello stesso sess0 e non poteva farlo in questo paese, può capire cosa significa un diritto negato. Si può parlare, discutere e essere d’accordo o meno su molte cose. Va tutto bene, però limitare la libertà altrui, giudicare gli altri, questo lo rifiuto e non lo accetto assolutamente. E questo è proprio qualcosa rispetto alla quale mi farò sentire sempre di più“.
In effetti il conduttore non poteva scegliere momento migliore per fare coming out, farlo dopo le immagini dal Senato e le testimonianze di alcuni ragazzi vittime di omofobia ha reso tutto ancora più potente. Spiace solo che gli stessi che quell’ottobre festeggiavano sguaiatamente, tronfi per aver affossato una legge che avrebbe tutelato milioni di cittadini, adesso siano al governo.