LGBT
Adinolfi contro le famiglie gay, tre naufraghi lo attaccano
Anthony Festa 26/05/2025

Nei talk politici, nei programmi di attualità, sui giornali e in radio, per anni Mario Adinolfi si è scagliato contro la favola della “teoria gender”, il DDL Zan, le unioni civili e ovviamente contro l’omogenitorialità. Fino ad oggi però il politico sull’Isola dei Famosi aveva evitato di parlare di certe tematiche, ma alla fine ha ceduto ed ha iniziato a spiegare perché secondo lui i bambini hanno bisogno di una madre e un padre.
Mario ha dichiarato che prima o poi tutti i bambini si chiederanno chi sono i loro genitori biologici: “Io sono d’accordo con voi che tutti possiamo dare affetto e amore ai bambini, però non credo che chiunque possa essere un papà e una mamma. Il papà e una mamma è il papà e la mamma, poi l’amore al bambino lo possono dare due zie, una nonna… quante storie ci sono nella vita in cui i figli non vengono allevati dai genitori?! Mi dispiace, ma io non credo che un bambino possa stare con due papà. Io credo che sia vero che chiunque possa accudire un bambino e dargli amore, ma non credo che chiunque possa essere un papà e una mamma. Anche con i padri adottivi migliori del mondo, il ragazzo a una certa età ti chiederà «Ma chi è mio padre?». E non c’entra se sei cresciuto bene o male. “Da chi provengo?” è una domanda inevitabile, anche se sei stato allevato dai migliori del mondo. Uno a quel punto deve dire “ti ho preso a due mesi”. È una questione di onestà“.
Adinolfi e le critiche di tre naufraghi.
Mirko Frezza è stato il primo a criticare il pensiero di Adinolfi: “Ma se tu lo cresci come se fosse figlio tuo non te lo chiede “chi è mio padre?”. Vedrai che non gli serve sapere chi sono i genitori biologici. Che cavolo ti serve di sapere certe cose?! Io prendo un ragazzino che ha due mesi, secondo te a 18 anni questo non si sente figlio mio? Io nomn gli direi chi sono i genitori biologici, lui è mio figlio. Ma poi tu parli di onestà che sei stato in politica, ma vedi di andare a fare in c**o“.
Anche Omar Fantini si è detto d’accordo con Mirko: “Dai ma che bisogno c’è di dire chi sono i genitori biologici? Io se ti cresco sono tuo papà! Io gli direi “tu sei figlio mio”. Come nO? Eh sì invece. Io se crescessi con due padri che mi crescono sarai tranquillo al 100%“.
Chiara Balistreri aveva già attaccato il fondatore de Il Popolo della Famiglia per le sue idee e l’ha fatto anche questa volta: “Ha detto che i figli sono di chi li fa e non di chi li cresce! Ma scherziamo? Io poi sono l’esempio opposto. A fare i figli ci vuole un attimo, a crescerli ci vuole sacrificio e una vita intera, sono stata cresciuta da una persona che non è il mio padre biologico, che ha fatto tanto, è sempre stato presente a livello fisico, personale, di supporto, anche economico. Quindi sentire certi discorsi, magari da chi non ha vissuto queste cose, è sbagliato e inutile“.
In parte Mario ha ragione, un ragazzino potrebbe chiedersi davvero chi siano i suoi genitori biologici, ma basta rispondere: “Un uomo e una donna etero che non sono stati capaci di darti l’amore che ti abbiamo dato noi”. È patetico e medievale ridurre tutto sempre e solo a una questione anatomica. La destra è ossessionata dallo stabilire ruoli e dare status a seconda di quello che gli italiani hanno sotto l’ombelico, questa cosa è morbosa e un po’ inquietante.
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