Zorzi riceve i complimenti della Lucarelli: la pace grazie alla condanna della violenza

14 Lug 2022 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Zorzi e Selvaggia Lucarelli fanno pace

Un anno fa Selvaggia Lucarelli e Tommaso Zorzi hanno litigato in più occasioni sui social. Ieri pomeriggio però è arrivata la ‘pace’ grazie alla comune condanna della violenza subita da Selvaggia, che è stata pesantemente offesa durante gli scioperi dei tassisti. Tommaso infatti si è scagliato contro la modalità dello sciopero dei tassiti sul ddl Concorrenza e contro il governo che pare voglia raggiungere un compromesso.

Tommaso Zorzi: “Difenderò i diritti di Selvaggia Lucarelli”.

“Sono arrabbiatissimo. Si sta cercando un compromesso su questo ddl delle liberalizzazioni. Vuol dire che non si liberalizzerà nulla. Quando si votava il ddl Zan solo perché la mia comunità non è andata fuori da Palazzo Chigi con i fumogeni a fare i bulletti e i cori dicendo che la mamma di Mario Draghi è una pu****a, non ha ottenuto nulla.

Questi vanno giù a dire che Selvaggia Lucarelli è una tr**a, questa roba in Italia paga, funziona. Vai lì fai il bulletto, ti fai valere, fai sciopero e ottieni quello che vuoi. Ma io veramente vivo in un Paese così? E per quanto non mi stia simpatica Selvaggia Lucarelli che anche più volte in passato mi ha attaccato io difenderò sempre il diritto di Selvaggia Lucarelli di non essere chiamata una T. Perché questo non solo è un suo diritto è anche un mio diritto, ovvero quello di vivere in un Paese in cui queste cose vengono punite! Non ci si piega ai ricatti dei bulletti. Facendo pagare le spese a tutto il paese. I politici, quella destrina che strumentalizzava i Pride. E dove sono adesso che quelli fanno i cori? Perché non li condannano? Perché forse perdono i voti?!”

La risposta di Selvaggia Lucarelli.

La giornalista ha apprezzato le storie di Zorzi ed ha risposto dal suo profilo Instagram: “Tommaso Zorzi nelle Sue Stories sta dicendo cose molto giuste e coraggiose sui tassisti, bravo!

Tregua a parte, Tommaso ha ragione da vendere. Qual è il messaggio che ci sta dando la nostra classe politica? La prossima volta che verrà discusso un ddl contro l’omofobia dobbiamo andare in massa sotto Montecitorio o Palazzo Chigi con fumogeni e slogan sessisti per ottenere concessioni e diritti?

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