Selvaggia Lucarelli e Tommaso Zorzi continuano a litigare e si rinfacciano titoli di studio e storie Instagram

La lite continua: nessuno dei due molla.

06 Lug 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Tommaso Zorzi Selvaggia Lucarelli

La bagarre fra Selvaggia Lucarelli e Tommaso Zorzi sembrava essere terminata con l’intervista del gieffino ad Open, ma chi credeva che dopo quella i due avessero sepolto l’ascia di guerra si sbagliava di grosso.

A riaccendere la miccia è stato proprio Tommaso rispondendo all’ultima frecciatina di Selvaggia che gli aveva fatto notare l’errore di battitura sul verbo perpretare/perpetuare. Ma andiamo con ordine, altrimenti non capite.

Tutto è nato il giorno della morte di Raffaella Carrà, dopo un video pubblicato da Tommaso Zorzi su Instagram con gli occhi lucidi per la scoperta della notizia. “Con quello che si fa il video selfie mentre gli viene l’occhio umido per la Carrà oggi ho visto tutto”, ha sentenziato Selvaggia Lucarelli.

Tommaso Zorzi, in serata, ha così risposto a Selvaggia Lucarelli con un post a lei indirizzato:

“Cara Selvaggia Lucarelli, anzitutto se parli di me pubblicamente abbi quantomeno la creanza di farlo in maniera chiara. Ma mi rendo conto che per una che nel torbido ci sguazza, questo richiesta sia utopistica. Il tuo ruolo da giornalista non ti legittima a sentenziare come io decida di esternare o meno le mie emozioni. Specialmente quando lo faccio nel pieno rispetto della persona che era. Ho sempre esternato pubblicamente cosa rappresentasse per me la Carrà e ho ritenuto fosse di mio gusto anche questo ultimo personalissimo saluto. La tua spasmodica voglia di far perpretare il tuo pensiero sempre polemico come se fosse il Verbo ha francamente, sempre per mio gusto, rotto i coglion*. E dato che non mi segui nemmeno sui social, non capisco il fastidio che ti possa aver arrecato una mia storia. Ciaone, Tommy”.

Quel “ciaone” buttato lì non è piaciuto alla Lucarelli che ha a sua volta risposto chiudendo la questione.

“Qualcuno con la terza media gli spieghi il significato del verbo perpetrare. Nel leggerlo mi è venuto da piangere, ma non farò un video con le copiose lacrime che mi scendono”.

Tommaso Zorzi e Selvaggia Lucarelli, il battibecco è continuato

Ed è qua che parte la nuova faida perché Tommaso Zorzi, a distanza di ore, ha deciso di ri-rispondere a Selvaggia Lucarelli sostenendo l’uso del verbo “perpretare” nella sua frase:

“Ah e comunque, cara Selvaggia Lucarelli ‘perpetrare’ per la Treccani vuol dire “commettere intenzionalmente, mandare a effetto azioni disoneste, malvagie cioè esattamente quello che intendevo dire rispetto al tuo “pensiero sempre polemico” “sguazzando nel torbido quindi la “terza media” forse devi farla tu. Ah e già che hai iniziato la questione accademica, a differenza tua sono laureato”.

Selvaggia Lucarelli, OVVIAMENTE, non ha potuto non rispondere di nuovo:

“Far perpetrare il tuo pensiero” non significa niente. NON SIGNIFICA NIENTE. Ripeti con me: non significa niente. Forse intendevi dire “PERPETUARE”. E il fatto che da laureato oltre che da ostinato, vacuo arrogantello quale sei tu insista pure, fa parecchio riflettere sul valore della tua laurea. Che è probabilmente parecchio inferiore ai beni di lusso che mostravi ieri, subito dopo la storia col piantarello a favore di camera”.

Perpretare VS perpetuare

Insomma, “PERPRETARE” per la Treccani significa “commettere intenzionalmente”, “PERPETUARE”, invece, significa “far durare in eterno / a lungo”. Le catfight insegnano, meglio di Rai Scuola.

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