Stefania Orlando commenta il silenzio di Tommaso Zorzi e svela cosa avrebbe detto a Giorgia Meloni

Stefania Orlando svela cosa avrebbe detto a Giorgia Meloni se fosse stata ospite al Maurizio Costanzo Show

25 Mar 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Stefania Orlando Gay

Stefania Orlando ieri sera, nonostante la presenza degli ex gieffini Tommaso Zorzi, Maria Teresa Ruta e Rosalinda Cannavò, non è stata chiamata da Maurizio Costanzo per presenziare alla prima puntata della nuova edizione del Maurizio Costanzo Show e – intervistata da Gay.it – ha detto la sua in merito.

A domanda diretta ‘cosa avrebbe detto a Giorgia Meloni quando parlava del DDL Zan?‘, Stefania Orlando ha risposto:

“Quello che ho sempre sostenuto: una legge contro l’omofobia non ha a che fare né con la destra, né con la sinistra. Ma solo col buon senso. Non approvarla e far finta di nulla, non ci renderà mai un Paese civile. È ora di smetterla di fare gli struzzi!”

E sul silenzio di Tommaso Zorzi (che lui ha giustificato su Instagram), Stefania ha aggiunto:

“Sia nella Casa, sia sui social, non ha mai fatto mancare il suo supporto alla causa. E un’uscita in meno non può cancellare tutte le sue posizioni. Avrebbe potuto dire qualcosa in più? Forse sì, ma non lo si può accusare di poca lealtà. Qualcuno ha scritto che vorrebbe picchiarlo, altri che lo investirebbero volentieri. Ridimensioniamoci perché le parole hanno un peso anche sui social”.

Infine Stefania Orlando ha aggiunto:

“Non bisogna necessariamente appartenere ad una sessualità per supportare certe battaglie. Supporto la stepchild adoption, così come le adozioni alle coppie gay e single. Così come supporterei anche la GPA (Gestazione per altri, ndr) in assenza di coercizione da parte di chi mette a disposizione il proprio utero. Ho partecipato a tante manifestazioni: dai Pride, ai vari sit-in in giro per la capitale e lo farei, mi creda, altre mille volte. Non ho mai banalizzato nulla e dove vedevo poco chiaro, sono sempre andata in prima persona. E poi posso dirle una cosa? Tolto il mio senso di giustizia e le battaglie verso quello che ritengo sacrosanto, ho un senso di gratitudine verso chi, negli anni, anche quando l’occhio di bue non era fisso come oggi su di me, non mi ha mai abbandonata. A “Muccassassina” o al “Gay Village”, con le mie canzoni, ho sempre continuato a vivere”.

Ed è notizia di pochi giorni fa, che la Orlando ha già in cantiere un’altra canzone dopo Babilonia.

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