Happy Pride Month!

Ecco perché proprio giugno è il mese dell'orgoglio LGBT+!

01 Giu 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

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Era la notte fra il 27 ed il 28 giugno del 1969 quando la polizia di New York entrò con i manganelli allo Stonewall Inn, un bar gay in Christopher Street a Manahattan.

Un’ennesima retata fatta in un locale gay per arrestare e picchiare membri della comunità LGBT colpevoli solo di essere gay.

La comunità LGBT viveva da anni questa discriminazione e proprio quella sera, per la prima volta, i clienti del club si ribellarono con la forza ai poliziotti. Secondo le ricostruzioni storiche a motivare la rivolta scagliando per prima una bottiglia (anche se qualcuno dice una scarpa) contro la polizia fu Sylvia Rivera, donna transessuale diventata icona del movimento LGBT.

I giorni a seguire molti membri della comunità LGBT scesero per strada urlando slogan come “Gay is good, gay is proud” e l’anno successivo nacque la prima manifestazione ufficiale chiamata Gay Pride.

In questi 50 anni le cose per la comunità LGBT sono decisamente migliorate: ora nei paesi occidentali non è più reato essere gay, l’omosessualità non è più considerata una malattia, in tanti stati è possibile sposarsi fra persone dello stesso sesso e adottare figli, mentre in tanti altri sono riconosciute le Unioni Civili. Purtroppo la battaglia è ancora lunga (nel nostro paese ad esempio non esiste ancora una legge contro l’omofobia, ferma in Senato da oltre 6 mesi) e tutti noi – nel nostro piccolo – dobbiamo cercare di sensibilizzare più persone possibili.

Happy Pride Month a tutt*!

Ecco una foto del primo Gay Pride della storia, credits: Diana Davies, per gentile concessione di Manuscripts and Archives Division, The New York Public Library.

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